Esprimi il tuo sostegno a Theo potrebbe salvargli la vita
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È una storia che ha dell’incredibile proprio perché ha come teatro la terra dove è nata la Democrazia, culla della civiltà e dei diritti umani, la Grecia. È la trista vicenda di Theo Theodoridis.
Theo Theodoridis è un modello, detenuto in un carcere greco per un anno e mezzo senza il beneficio di un regolare processo.
Il 21 Giugno scorso è stato condannato a 18 anni di carcere con l’accusa di spacciare droga; in realtà, secondo l’arringa del suo avvocato, egli non ha mai venduto nessun genere di droghe, ha solo avuto la sfortuna di diventare dipendente dalla cocaina. Ciò nonostante le sentenza è stata confermata nel corso della seconda udienza del 18 agosto. In questo momento si trova nel carcere di Salonicco senza nemmeno il beneficio della riabilitazione dalla dipendenza alla droga; condivide una minuscola cella con altri 9 detenuti, colpevoli di gravi crimini. Theo viene trattato alla stessa stregua di delinquenti comuni, magari peggio di coloro che gli fornivano la cocaina che per anni ha intossicato il suo organismo.
In questo momento sta combattendo per la sua stessa vita, si trova a dover scontare 18 anni di carcere per colpe che non ha commesso; è questa la giustizia greca? Se fosse stato un cittadino qualunque gli avrebbero riservato lo stesso trattamento? Questo è un aspetto che suscita molti dubbi.
Il 21 Giugno scorso è stato condannato a 18 anni di carcere con l’accusa di spacciare droga; in realtà, secondo l’arringa del suo avvocato, egli non ha mai venduto nessun genere di droghe, ha solo avuto la sfortuna di diventare dipendente dalla cocaina. Ciò nonostante le sentenza è stata confermata nel corso della seconda udienza del 18 agosto. In questo momento si trova nel carcere di Salonicco senza nemmeno il beneficio della riabilitazione dalla dipendenza alla droga; condivide una minuscola cella con altri 9 detenuti, colpevoli di gravi crimini. Theo viene trattato alla stessa stregua di delinquenti comuni, magari peggio di coloro che gli fornivano la cocaina che per anni ha intossicato il suo organismo.
In questo momento sta combattendo per la sua stessa vita, si trova a dover scontare 18 anni di carcere per colpe che non ha commesso; è questa la giustizia greca? Se fosse stato un cittadino qualunque gli avrebbero riservato lo stesso trattamento? Questo è un aspetto che suscita molti dubbi.
È una vera e propria battaglia mediatica nei confronti di un uomo la cui unica colpa è quella di essere stato famoso e molto richiesto della maggiori case di moda, in primis, italiane e francesi, quelle stesse case di moda che lo hanno usato, sfruttato, distrutto e gettato via, come un oggetto che non serve più. Questo è ciò che avviene in ambienti, spesso di dubbia moralità come quello della moda e dello spettacolo in genere.
Un altro aspetto, a dir poco sconcertante di questa vicenda, è una foto del modello utilizzata da una nota casa di moda italiana per pubblicizzare un altrettanto noto profumo maschile.
Tutto ciò è moralmente aberrante! Come si può continuare a servirsi di una persona trattandola come un oggetto commerciale pur sapendo che sta lottando per salvare la propria vita.
Ma, non è un episodio singolo, basta digitare sul principale motore di ricerca di internet il suo nome. Centinaia di immagini che ritraggono il modello in svariate pose, utilizzate come messaggi pubblicitari, ma nessun o pochissimi riferimenti a questa triste, grave vicenda umana che ha dell’incredibile. Addirittura, un blog riconducibile ad una di queste industrie italiane, denunciata dalla famiglia del modello, riferisce di un sequestro di 4 chili di cocaina da parte delle autorità bulgare. Notizia immediatamente smentita dalle stesse autorità.
Coloro che conoscono Theo di persona lo descrivono come un uomo mite, benevolo con un grande cuore, sempre pronto ad aiutare gli altri. Molti lo conoscono come un benefattore a enti di beneficenza di sostegno ai meno fortunati ed ai bambini bisognosi. Come può un uomo così fare del male ad altre persone? La sua famiglia riferisce che Theo non è più la stessa persona, è molto dimagrito, i suoi occhi sono spenti e contornati di nero, esprimono il dolore di un uomo che deve pagare un prezzo troppo alto, imposto da una società malata, basata sulle apparenze.
Coloro che conoscono Theo di persona lo descrivono come un uomo mite, benevolo con un grande cuore, sempre pronto ad aiutare gli altri. Molti lo conoscono come un benefattore a enti di beneficenza di sostegno ai meno fortunati ed ai bambini bisognosi. Come può un uomo così fare del male ad altre persone? La sua famiglia riferisce che Theo non è più la stessa persona, è molto dimagrito, i suoi occhi sono spenti e contornati di nero, esprimono il dolore di un uomo che deve pagare un prezzo troppo alto, imposto da una società malata, basata sulle apparenze.
“Io sono colpevole” dichiara Theo durante il primo e unico grado del processo, “ma sono colpevole di fronte alla mia famiglia e prego in ogni momento della mia triste esistenza, che un giorno possano essi perdonarmi, perdonare la mia debole condizione umana...ma non sono uno spacciatore, un assassino, un poco di buono, come molti mi dipingono” ha continuato Theo “lo giuro davanti agli uomini e davanti a Dio, supremo Giudice”. Come ci può essere menzogna in queste parole?
A sostegno di questa triste vicenda che ha coinvolto, non un modello di fama internazionale, ma un uomo…un essere umano, sono nati molto gruppi, sia sui social network più accreditati, sia veri e propri siti per la raccolta delle firme che saranno presentate Amnesty International dal suo avvocato difensore, Sakis Kehayoglou il quale chiede un processo giusto ed equo.
Particolarmente in Italia, dove ha lavorato per alcuni anni, cui è profondamente legato come sostiene sempre dalla prigione dove è ancora rinchiuso, sono in corso diverse iniziative per chiedere un riesame del processo in un tribunale maggiormente idoneo.
A sostegno dello sfortunato modello, anche la Martus Editore ha preso parte all’iniziativa “FREE THEO THEODORIDIS” promossa dal suo legale a dalla famiglia, nella speranza che tali, tristi vicende non si verifichino mai più in nessuna parte del mondo.
Esprimiamo il nostro sostegno a Theo e fermiamoci a riflettere su un fatto sconcertante e sconfortante: quanti casi come questo si verificano nel mondo lontano dalla luce dei “riflettori?” Quante persone ingiustamente condannate perdono la vita per colpe non commesse? Diamo a Theo ed a ogni individuo nella sua stessa condizione la possibilità di potersi difendersi e dimostrare la propria innocenza a prescindere dallo status sociale di appartenenza.
“Tutti gli esseri umani, indipendentemente dalla nascita, dalla religione o dalla condizione sociale, sono dotati di alcuni diritti fondamentali e inalienabili”. Questa affermazione contenuta nella Dichiarazione dei diritti dell’uomo e del cittadino, approvata nel corso della rivoluzione francese, è stata successivamente ribadita nei documenti programmatici di molti organismi nazionali e internazionali (per esempio lo statuto dell’ONU). Tuttavia non è difficile rendersi conto del fatto che ancora oggi i diritti umani, al di là della loro solenne e ripetuta proclamazione, vengono spesso violati. E questo non accade soltanto in luoghi remoti nel mondo, ma anche molto vicino a noi. Come si può agire per modificare questa situazione e fare in modo che vengano effettivamente attuati i diritti affermati nella dichiarazioni?
Il 28 maggio 1961, dalle colonne del quotidiano inglese The Observer , l'avvocato Peter Benenson lanciò un appello dal titolo “I prigionieri dimenticati”. L'autore, indignato per l'arresto di due studenti colpevoli di aver brindato alla libertà delle colonie portoghesi in un ristorante di Lisbona, denunciò le ripetute violazioni della Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo, ed invitò i lettori ad unirsi alla sua protesta. L'effetto fu imponente e del tutto inaspettato: migliaia di persone delle più diverse nazionalità si misero in contatto con l'autore ed insieme organizzarono la prima campagna internazionale in difesa dei Diritti dell'Uomo. Nacque così Amnesty International. Da quel giorno, Amnesty si batte perchè siano rispettati i fondamentali diritti di ogni essere umano, sanciti il 10 dicembre 1948 dall'Assemblea Generale delle Nazioni Unite. Il giorno in cui questi diritti saranno universalmente riconosciuti e rispettati, Amnesty International non avrà più alcuna ragione di esistere…
Amnesty International è un movimento internazionale indipendente da qualsiasi governo, parte politica, interesse economico e credo religioso; la sua attenzione è concentrata anzitutto sui singoli casi di violazione dei diritti umani, nel più ampio contesto della Difesa dei Diritti dell'Uomo. Il movimento gode di status consultivo presso le Nazioni Unite e nel 1977 ha ricevuto il Premio Nobel per la Pace.
Per raggiungere i suoi obiettivi, Amnesty International invita tutti i soci a partecipare agli appelli rivolti a quei governi che, in modi e misure differenti, non rispettano i Diritti dell'Uomo. Tutti i membri di Amnesty vengono mensilmente informati circa i casi più urgenti, che vengono illustrati sul notiziario e per i quali è indispensabile un intervento immediato.
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Si comunica ai lettori che questa pagina ha raggiunto il numero massimo consentito di commenti. Chi volesse lasciare la propria adesione potrà farlo nelle altre pagine.
La redazione ringrazia tutti per la sensibilità dimostrata.
It communicates to readers that this page has reached the maximum number of comments. Anyone wishing to leave their membership may do so on other pages.
The editors would like to thank everyone for their sensitivity.
29.02.2012
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A causa di problemi di caricamento della pagina abbiamo dovuto rimuovere la lettera dedicata a Theo dal Sig.Sakis Panagiotis.
Sarà nostra cura pubblicare nuovamente la lettera in una pagina apposita. La redazione si scusa con i lettori.
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29.02.2012
ale.amodio61@gmail.com
RispondiEliminaSiate sempre capaci di sentire nel più profondo qualunque ingiustizia commessa contro chiunque in qualunque parte del mondo.
RispondiEliminaChe Guevara
Lodevole iniziativa, la sottoscrivo volentieri.
RispondiEliminaSecondo me avresti dovuto fare i nomi di questa case di maoda italiane è giusta che la gente sappia. Comunque sottoscrivo l'iniziativa.
RispondiEliminaTheo libero!
RispondiEliminaNell'esercizio di tutte le libertà si deve osservare il principio morale della responsabilità personale e sociale: nell'esercitare i propri diritti i singoli esseri umani e i gruppi sociali in virtù della legge morale sono tenuti ad avere riguardo tanto ai diritti altrui quanto ai propri doveri verso gli altri e verso il bene comune. Con tutti si è tenuti ad agire secondo giustizia ed umanità.
RispondiEliminaMarco Aurelio
Spero che riuscirete a vincere la vostra battaglia e e spreo che questo ragazzo esca di prigione.
RispondiEliminaE' bruttissimo scontare una condanna così grave per qualcosa che non si è commesso.
RispondiEliminaNessuno vi può dare la libertà. Nessuno vi può dare l'uguaglianza o la giustizia. Se siete uomini, prendetevela.
RispondiEliminaEpicuro
Ho letto con attenzione l'articolo e devo dire che mi sono sentito gelare il sangue nelle vene per ciò che stanno facendo a questo ragazzo. Mi sono commosso perchè ciò che sta succendendo a lui potrebbe succedere a mio figlio...
Non mollate ragazzi, lottate, lottate come se fosse vostro fratello perchè è di questo che si tratta.
Avete denunciato questa casa di moda italiana? E' una cosa bruttissima pensare che potrei acquistare dei regali di Natale pubblicizzati da questo poveraccio mentre lui in realtà lotta contro la morte.
RispondiEliminaMa è sicuro che il fatto è successo in Grecia? Oppure in Afganistan?
RispondiEliminaBellissimo e sfortunatissimo! Voglio aiutare voi ad aiutarlo perchè non è giusto quello che gli stanno facendo.
RispondiEliminaTHEO NON MOLLARE!!!CORAGGIO!!!
RispondiEliminaAIUTATELO!
Solidarietà.
RispondiEliminaPIENA SOLIDARIETA'
RispondiEliminaHa ragione giuseppegraziano, siamo sicuri che il fatto è accaduto in Grecia e non in Afganistan?
RispondiEliminaCOMPLETA SOLIDARIEà.
Thomas Mann ha scritto: "La bellezza può trafiggere come un dolore".
RispondiEliminaè quello che è successo a me nell'apprendere che un ragazzo straordinariamente bello come Theo sta attraversando un periodo così terribile.
Nell'iconografia giuridica la Giustizia viene raffigurata come una dea bendata perchè dovrebbe essere uguale per tutti...nei casi di questo povero ragazzo si è tolta la benda e lo ha colpito con la spada dell'iniquità.
RispondiEliminaD'accordo con andreapostorivo82.
RispondiEliminaMi devo intanto congratulare con l'autore o gli autori di questo articolo e spero vivamente che riescano a centrare l'obbiettivo che ha come punto cardine la vita stessa di un uomo innocente.
RispondiEliminaHo notato però, e questo mi dispiace, che i lettori non sono stati molto attenti a cogliere lo spitito dell'articolo, forse distratti dall'aspetto fisico del protagonista di questa brutta vicenda. Per me l'aspetto più sconcertante è proprio il comportamento delle case di moda che hanno letteralemte distrutto questo ragazzo e lo hanno "buttato via" come un giocattolo rotto e addirittura c'è qualcuno senza scrupoli che continua ad usare la sua immagine, come ha scritto Martus Editore, incurante di quanto sta avvenendo. Questo dovebbe farci riflettere invece in che razza di mondo viviamo. Spero che il Tribunale per i Diritti Umani faccia giustizia e restituisca a questo sfortunato ragazzo la sua vita e la voglia di vivere.
Forza Theo, Tieni duro!
meno male che ci sono persone intelligenti come te che capiscono tutto!
RispondiEliminaHo citato Thomas Mann, sai chi è?
Solidarity for Theo.
RispondiEliminaPaul Walker
Cacchio!!!!!Paul Walker!!!!!
RispondiEliminaE' un onore esprimere solidarietà ad un caso così drammatico insieme a Paul Walker!
RispondiEliminaSolidarietà.
RispondiEliminaForza e coraggio! Solidarietà.
RispondiEliminaè una storia che ha veramente dell'incredibile! Spero si risolva presto e al meglio.
RispondiEliminaPIENA SOLIDARIETà.
Do il mio sostegno.
RispondiEliminaLa legge dovrebbe essere uguale per tutti. Quanti sono nella stessa condizione di Theo?
RispondiEliminaConosco Thomas Mnn. Ho solo detto che molti si sono lasciati commuovere dall'aspetto fisico di Theo e non hanno riflettuto abbastanza o superficialmente sulla drammaticità del caso. E' molto recente la notizia di ragazze anoressiche tra le ballerine dell'Opera, questo dovrebbe farci capire quanto vale in quest'ambiente una vita umana...Hanno distrutto loro la vita di questo ragazzo e la faranno franca, questo è l'aspetto più desolante, cara Elisa.
RispondiEliminaTheo libero subito!
RispondiEliminaAppoggio la causa Theo libero.
RispondiEliminasaverioborrello@tiscali.it
RispondiEliminaPiena solidarietà al Sig. Theo Theodoridis ed all'iniziativa di Martus Editore.
RispondiEliminaPossibile che accadono ancora queste cose nella civilissima europa?
RispondiEliminaSostegno a Theo.
Come si può definire civile una nazione i cui “valori” si basano sull’apparenza e sull’ostentazione?
RispondiEliminaIn uno Stato democratico vige la "presunzione d'innocenza" fino alla dimostrazione del contrario. cioè, ogni cittadino deve avere la possibilità di difendersi e dimostrare la propria non colpevolezza. In questo caso ci sono veramente gli estremi per chiedere l'intervento del Tribunale Internazionale per Diritti Umani. Solidarietà a Theo Theodoridis.
RispondiEliminaHa veramente dell'incredibile! Non siamo in Afganistan, come qualcuno ha scritto. Siamo nella civilissima Grecia, dove succedono episodi spiacevoli come in altre parti del mondo. Mi auguro, come tutti che Theo ottenga giustizia e ricominci a vivere la sua vita.
RispondiEliminaPienamente d'accordo con Costantino.
RispondiEliminaPiena solidarietà a Theo e a chi sostiene la sua causa.
Solidarietà.
RispondiEliminaLa legge deve essere uguale per tutti.
RispondiEliminaSolidarietà a Theo.
Conosco Theo Theodoridis, non di persona, è ovvio. So con quali caee di moda italiane ha lavorato. E so anche che ha girato alcuni spot qui in Calabria.
RispondiEliminaHo avuto la fortuna di vederlo di persona qualche anno fa, anche se da lontano, ad una cerimonia, non so bene in merito a che cosa, presso l'Università di Cosenza.
Sapere che adesso è in carcere per qualcosa che non ha commesso e rischia addirittura la vita, mi mette tristezza e rabbia.
Non mollate! Andate fino in fondo!!!
Sono con voi.
RispondiEliminaSolidarietà alla causa.
RispondiEliminaSolidarietà
RispondiEliminaMi associo alla causa.
RispondiEliminaSolidarietà alla causa.
RispondiEliminaMaria Francesca Borrelli
"A Trieste un uomo 33enne muore sulla sua branda, era tossicodipendente ed in cura con metadone. Sembra che il decesso sia dovuto ad una overdose di antidolorifici, ma sono in corso indagini".
RispondiEliminaDobbiamo leggere sui giornali una notizia simile a questa riguardo anche a Theo prima di prendere provvedimenti in merito?
Intervenga subito la Corte Internazionale per i Diritti Umani.
A Martus Editore: "continuate a lottare perchè questa è la strada giusta".
Solidariatà alla causa.
RispondiEliminaSolidarietà.
RispondiEliminaLa sezione del Partito Democratico di San Sosti esprime piena solidarietà alla causa condotta dalla Martus Editore a sostegno di Theo Theodoridis.
RispondiEliminavincenzo.vitale24@live.it
RispondiEliminaluigiderose@gmail.com
RispondiEliminaSo che questa cosa è importante per te e la sottoscrivo volentieri.
RispondiEliminaDevo dire però che mi ha toccato tantissimo la storia di Theo, non è giusto che subisca tutto questo.
E incredibile che avvengono queste cose in una nazione civile come la Grecia.
RispondiEliminaSpero con tutto il cuore che Theo vinga la sua battaglia per la la libertà e per la sua stessa vita.
Ancora una volta la giustizia si dimostra fallace ed inefficiente ed ho costatato, purtroppo, che non è solo quella italiana che ha gravi falle! Io sono vittima di una vicendaccia quasi simile a questa. Mi dispiace in entrambi i casi. Ringrazio Martus Editore per avfermi dato la possibilità di dirlo. Piena solidarietà alla causa!
RispondiEliminaLiberate Theo!
RispondiEliminaSolidarietà a Theo!
RispondiEliminaTheo libero!
RispondiEliminaGiustizia sia fatta! Liberate Theo!
RispondiEliminaSi faccia immediatamente chiarezza su questa vicenda che ha dell'icredibile. Si tenga presente che comunque c'è di mezzo la vita di un essere umano.
RispondiEliminaSolidarietà a theo thedoridis.
DIO MIO! Ho letto questa pagnia ed ho pianto. Come si può essere così ciechi e sordi? Come si può essere insensibili dinnanzi ad un tale dramma? Sia l'articolo di testa che la lettera sono un drammatico appello a salvare la vita ad un umomo, un nostro fratello.
RispondiEliminaMi sento impotente, posso solo dare tutta la mia solidarietà.
Liberate Theo.
RispondiEliminaTheo's free! Is innocent!
RispondiEliminaNon è un assassino! Liberate Theo!
RispondiEliminaSolidarietà a Theo.
RispondiEliminaFategli il più bel regalo di Natale della sua vita: la libertà.
RispondiEliminaSolidarietà a Theo.
RispondiEliminaSono scioccata! Sono profondamente addolorata ne pemsare che noi il giorno di Natale saremo tutti a festeggiare con i nstri cari, con le persone amate e questo povero ragazzo è rinchiuso un una cella fredda e buia, senza nemmeno il conforto di una carezza, senza un bacio affettuoso di sua madre...
RispondiElimina...nella solitudine, nella malattia, nella confusione, la semplice conoscenza dell'amicizia rende possibile resistere, anche se l'amico non ha il potere di aiutarci. È sufficiente che esista. L'amicizia non è diminuita dalla distanza o dal tempo, dalla prigionia o dalla guerra, dalla sofferenza o dal silenzio. È in queste cose che essa mette più profonde radici. È da queste cose che essa fiorisce....
RispondiEliminaSono con voi.
RispondiEliminaSono vicino a questo ragazzo e spero che questo incubo possa finire al più presto!
RispondiEliminaAnch'io sono vicino a Theo ed alla Martus Editore. Mi auguro che possa ritornare al più presto agli affetti dei suoi cari da uomo libero. Forza Theo sono dalla tua parte.
RispondiEliminaSolidarietà a Theo.
RispondiElimina“VORREI REGALARTI” (Dedicata a Theo)
RispondiEliminapromesse illuminano la strada
scintille abbozzate nella notte
intrecci di voci
vorrei regalarti il tempo
la musica per cantare la tua canzone
vorrei regalarti la speranza
le parole per raccontare la tua storia
desideri disegnano il cammino
echi lanciati nella notte
coriandoli di pioggia
vorrei regalarti un sorriso
l’ arcobaleno per dipingere il tuo domani
vorrei regalarti il vento
le ali per far volare il tuo sogno
Bella, complimenti.
RispondiEliminaPiena solidarietà a Theo.
Εκφράζεται η ελπίδα ότι αυτή η θλιβερή ιστορία έχει επιλυθεί σύντομα. Τι αυτό το αγόρι, ο γιος της την Ελλάδα να ανακτήσει την αξιοπρέπεια του και την ελευθερία που είχε αφαιρεθεί από ένα σοβαρό ανθρώπινο λάθος, παρά τη δικαστική.
RispondiEliminaMancano pochi giorni a Natale. La televisione ha incomicniato la sua battaglia mediatica, senza quartiere per invogliare o meglio, costringere la gente a spendere, spendere, spendere! Un affare economico di diversi milioni di Euro, ecco in che cosa è stato trasformato la ricorrenza più bella del Cristianesimo. La nascita di Nostro Signore è passata in secondo piano, le cose più importanti sono i regali da fare e da riceve; il cenone composto da decine di pietanze, inutili, impossibile da consumare anche se si dovesse stare a digiuno tre giorni prima, così che il giorno seguente vediamo queste pietanze non consumate buttate nei cassonetti della spazzatura, banchetti x cani e gatti. Tutto questo in nome di uno sciocco consumismo imposto dalla pubblicità. Già...proprio quel cinico consumismo che sta consumando la vita di questo povero ragazzo, usato, sfruttato, distrutto e buttato via, proprio come gli avanzi dell'inutile cenone di Natale.
RispondiEliminaNon ero a conoscenza di questa triste vicenda, ringrazio Martus Editore per avermi dato un'emozione così grande al punto che mi sono commuosso e addirittura, ho pianto per la sventura che ha colpito questo giovane. Per avermi fatto riflettere sull'inutilità di certe cattive abitudini che ci ostiniamo a chiamare "tradizioni", sulle persone che soffrono a causa della giustizia, o mgelio, dell'ingiustizia. Sulle persone che hanno perduto il posto di lavoro. Sulle persone che un posto di lavoro non l'hanno mai avuto. Sulle persone maltrattate e umiliate. Sui diseredati...Grazie ad Angela Emilia che ha placato la mia anima, afflitta dalla sventura di Theo con la bellissima poesia che gli ha dedicato.
Solidarietà a Theo.
RispondiEliminaFategli il regalo più bello di Natale: la LIBERTA'.
RispondiEliminaSono dalla sua parte, come si fa a non esserlo? Sono rimasta senza parole come si può fare questo ad una persona innocente?
RispondiEliminaE' una storia agghiacciante. Se il mio nome può servire a qualcosa allora lo metto a disposizione.
RispondiEliminaVomero Tommasina
Massima solidarietà
RispondiEliminaBruno Michele
Theo libero subito!
RispondiEliminaRosanna Cipolla
E' veramente una triste storia. C'è da dire, però, che ci commuoviamo sempre dopo che una tragedia si è consumata. Quanti casi come quello di Theo ci sono nel mondo e nessuno si preoccupa. Abbiamo dimenticato quante persone, anche nostri concittadini, sono stati condannati a morte negli USA e si è scoperto solo dopo che erano innocenti? si è scopoerto dopo o si sapeva già prima?
RispondiEliminaSe si divessero arrestare tutti quelli che fanno uso di stupefacenti mezzo mondo andrebbe in galera, a partire dai nostri "cari parlamentari". E' un dato di fatto.
Solidariatà a Theo, con la speranza che venga rilasciato al più presto e a Martus Editore che sta conducendo questa battaglia, speriamo non solo mediatica.
Francesco De Rose
Emiliano Zito
RispondiEliminaPerchè stanno facendo tutto questo ad un ragazzo così?
RispondiEliminaLiberate Theo!
Sono d'accordo con Francesco quando dice che ci commuoviamo quando certe cose accadono. Ma noi cittadini che possiamo fare perchè non accadano? Dovrebbe funzionare la giustizia. Solidarietà a Theo.
RispondiEliminaIl mio pensiero va a questo povero ragazzo. tutta la mia solidarietà.
RispondiEliminaLeberate Theo!
RispondiEliminaIl più bel ragalo di Natale: Restituite la libertà a Theo.
RispondiEliminaTi hanno rubato la libertà, ma non potranno mai rubare i tuoi sogni. Forza Theo non mollare.
RispondiEliminaOgni amico
RispondiEliminacostituisce un mondo
dentro di noi.
Un mondo mai nato
fino al suo arrivo,
ed è solo tramite
questo incontro,
che nasce un nuovo mondo.
Angelo per Theo.
Un pansiero bellissimo. Dovremmo farne tesoro...
RispondiEliminaSolidarietà a Theo
Non sono tanto brava con i pensieri filosofici. Voglio solo solo esprimere il mio dolore nel sapere che ad un innocente è stato rubato il bene più prezioso: la libertà.
RispondiEliminaSolidarietà a Theo e a chi sostiene la causa.
Angela Abate.
...ero straniero e mi avete accolto; ero ammalato e mi avete curato; ero disperato e mi avete consolato; ero prigioniero e mi avete visitato... (Gesù di Nazareth)
RispondiEliminaMartino Francesco Eugenio
Sono commossa sia per la storia di Theo che per molti dei commenti, specialmente gli ultimi.
RispondiEliminaCarolina Orefice
Questa pagina è un invito alla riflessione.
RispondiEliminaSolidarietà.
Spero che chi si è approfittato di questo ragazzo la paghi.
RispondiEliminaGli ultimi commenti fanno venire la pelle d'oca.
Solidarietà a Theo.
Davvero una pia iniziativa, vi fa onore, prendere le difese di un innocente. andate fino in fondo e che giustizia sia fatta.
RispondiEliminaho letto tutti i commenti, complimenti agli autori, alcuni sono frammenti di poesia, altri di letteratura. Io posso solo aggiungere la mia solidarietà a Theo e Martus Editore.
Gli uomini non hanno più tempo
RispondiEliminaper conoscere nulla.
Comprano dai mercati le cose già fatte.
Ma siccome non esistono mercati di amici,
gli uomini non hanno più amici.
Solidarietà a questo ragazzo sfortunato.
RispondiEliminaSolidarietà
RispondiEliminaViviamo nell'poca delle apparenze, delle illusione, dove tutto è basato sulla menzogna. Mi ha sconcertato un passaggio che ho letto nella dedica a Theo "fai così...o se un uomo finito...". Poi ci scandalizziamo che questi ragazzi arrivano a fare uso di sostanze per mantenere certi ritmi? E' un caso recentissimo la denucia di quella ragazzina poco più che quindicenne, ballerina di danza classica, indotta dai suoi menagers (aguzzini è il termine giusto) all'anoressia.
RispondiEliminaSono vicino a Theo ed alla sua famiglia.
Theo libero subito!
RispondiEliminaSolidarietà
Piena solidarietà
RispondiEliminaSolidarietà a Theo!
RispondiEliminaFate un bellissimo ragalo di Natale a Theo. Restituitegli la libertà!
RispondiEliminaIl mio pensiero in questo giorno santo va a Theo. Tanti auguri, non mollare!
RispondiEliminaSolidarietà
RispondiEliminaE' assolutamente crudele e vergognoso che un ragazzo innocente venga rinchiuso in carcere mentre ladri e assassini sono in libertà.
RispondiEliminaLIBERATE THEO! RINCHIUDETE I POLITICI CORROTTI!
RispondiEliminaGiustizia sia fatta! Theo libero!
RispondiEliminaLiberate questo povero ragazzo
RispondiEliminaSolidarietà a Theo Theodoridis
RispondiEliminaSpero con tutti il cuore che riuscirete ad aiutarlo. Piena solidarietà.
RispondiEliminaSolidarietà a questo ragazzo sfortunato.
RispondiEliminaNon mollate! Lottate, lottate, lottate! Finchè questo ragazzo possa riprendersi la sua vita.
RispondiEliminaSono con voi. Theo libero!
RispondiEliminaE' incredibile che la giustizia sia cieca fino a questo punto. Theo libero!
RispondiEliminaSolidarietà a Theo
RispondiEliminaSolidarietà a Theo.
RispondiElimina“Il vostro amico è il vostro bisogno saziato. E’ il campo che seminate con amore e mietete con riconoscenza. [...] E quando tace, il vostro cuore non smetta di ascoltare il suo cuore; nell’amicizia ogni pensiero, ogni desiderio, ogni attesa nasce in silenzio e viene condiviso con inesprimibile gioia. Quando vi separate dall’amico, non rattristatevi; la sua assenza può chiarirvi ciò che in lui più amate, come allo scalatore la montagna è più chiara dalla pianura” (Kahlil Gibran)
RispondiEliminaSolidarietà.
RispondiEliminaTanti auguri, che il 2012 possa restituire a Theo la sua vita.
RispondiEliminaSolidarietà in un giorno che dovrebbe essere di gioia per tutti. Coraggio Theo.
RispondiEliminaLiberate Theo!
RispondiEliminaSolidarietà.
RispondiEliminaUno dei princìpi fondamentali del Diritto è la "Presunzione d'innocenza", che deve essere dimostrata o smentita in corso di dibattimento processuale. Ciò avviene, però, quando il processo si svolge regolarmente senza nessuna forma di ingerenza o di condizionamento circostanziale. Non sembra il caso del Sig. Theodoros Theodoridis, condannato, da quanto si evince, dalla sua stessa popolarità e non nel corso di un processo equo.
RispondiEliminaSolidaridad!
RispondiEliminaIn che mondo viviamo? Un ragazzo innocente in carcere e i veri delinquenti in libetà.
RispondiEliminaAppoggio alla causa.
Un ragazzo così non può essere un poco di buono. Theo libero subito!
RispondiEliminaTi hanno tradito...ti ha tradito la giustizia, ti hanno tradito i tuoi amici, ti ha tradito la tua gente. In realtà nessuno di questi ti ha tradito perchè non sono mai stati veramente dalla tua parte. Ecco i tuoi veri amici: persone che nemmeno conosci eppure lottano per te. Siine fiero da loro trai la forza per continuare. Forza Theo, ce la farai!
RispondiEliminaSono Con Theo.
RispondiEliminaC'è un commento in greco sono curioso di sapere cosa c'è scritto! Forse si compiacciono di quello che hanno fatto.
RispondiEliminaRestituitegli la sua vita: ridategli la libertà.
RispondiEliminaHo letto la storia di questo ragazzo e mi sono commossa, sono rimasta senza fiato. Provare ad immaginare come si possa sentire è impossibile. Spero solo che la sua odissea si concluda subito e bene. Non mollate!
RispondiEliminaATTENZIONE! LA REDAZIONE MARTUS EDITORE SI E' VISTA COSTRETTA A CENSURARE TRE COMMENTI PERCHE' IL CONTENUTO E' STATO RITENUTO SOVVERSIVO E LEGALMENTE PERSEGUIBILE. COMPRENDIAMO PERFETTAMENTE CHE ERA UNO SFOGO A SOSTEGNO DELLA NOSTRA CAUSA.
RispondiEliminaLA REDAZIONE SI SCUSA CON GLI AUTORI.
Non amo la censura. E' solo responsabilità degli autori.
RispondiEliminaComunque esprimo piena solidarietà alla causa e a Theo.
Solidarietà a Theo
RispondiElimina...ci fu un tempo in cui i giudici amministravano la giustizia in nome del popolo. Ci fu un tempo in cui i processi si svolgevano nelle aule dei trubunali. Ci fu un tempo in cui i giudici diedero la loro VITA in nome della giustizia e della libertà dei cittadini onesti.
RispondiEliminaOra i processi si sono trasformati in eventi televisivi, alcuni giudici sembrano comparse da reality e conducono processi spettacolo solo allo scopo di fare odiens. Spesso le conseguenze sono drammatiche, come in questo caso...
Vincenzo Chinnici
Vi sono diritti inviolabili della persona che non possono essere assolutamente calpestati,come sta avvenendo in questo caso. Essi vanno difesi. Per cui mi associo e sono solidale nel difendere la causa di Theo.
RispondiEliminaI valori su cui è fondato l’Istituto per l’Evoluzione Armonica dell’Uomo ruotano attorno al più significativo fra tutti: la Libertà. La libertà è il bene più prezioso per l’essere umano e la più grande conquista di ogni popolo. Esistono due tipi di libertà: quella esteriore – sociale e collettiva – e quella interiore e individuale. La libertà esteriore è nelle mani di coloro che si sono assunti la grande responsabilità di promulgare le leggi, di valutarne la praticabilità, di proteggerle e applicarle con saggezza ed equità. La libertà interiore consiste invece nella capacità, per ogni uomo, di emancipare il proprio pensiero, di ascoltare la propria coscienza e di comprendere quali strade percorrere nella vita.
RispondiEliminaSono con voi, Nicoletta Scarpelli.
Possibile che siamo arrivati al punto che la persona umana non vale più niente?
RispondiEliminaSolidarietà piena a Theo ed a chi si batte per lui.
Solidarietà.
RispondiEliminaTheo libero subito!
RispondiEliminaTroppo alto il prezzo che hai dovuto pagare, caro Theo per il successo. Ti hanno usato, ti hanno sfruttato e gettato via. Ti hanno abbandonato tutti. Per fortuna c'è ancora chi pensa a te, non come uomo di successo, semplicemente come uomo. Coraggio, vai avanti, so che non è facile, ma lo devi alla tua famiglia, lo devi ad Angelo Martucci, promotore di questa iniziativa a tuo sostegno. Lo devi a tutti quelli che hanno sostenuto la tua causa.
RispondiEliminaCoraggio Theo siamo con te.
RispondiEliminaPer non lottare ci saranno sempre moltissimi pretesti in ogni circostanza, ma mai in ogni circostanza e in ogni epoca si potrà avere la libertà senza la lotta!
RispondiEliminaErnesto Che Guevara
Quante volte si piange... o per telefono, o davanti al computer
RispondiEliminao davanti allo specchio... o quando si sta sul letto mentre tutti non sentono mentre intorno a noi non c'è nessuno, mentre siamo circondati dal nulla... quante volte abbiamo pianto e quante volte ogni lacrima che è scesa nei nostri occhi è stata provocata dalla rabbia, da una delusione, dalla tristezza o per sfogo o per felicità... ogni lacrima che scende contiene il 99 % di sentimenti e la restante parte, quell'1 % è solamente una piccola e minuscola goccia...
Solidarietà a Theo.
RispondiEliminaPor desgracia, la justicia griega es como la italiana ... ¿quién pagará los costos son los inocentes, como en este caso.
RispondiEliminaSolidaridad con Theo.
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RispondiEliminaPieno sostegno ad Angelo Martucci per la sua iniziativa, ma forse è più corretto dire, battaglia, contro un sistema giuridico iniquo come quello greco, che ha condannato ingiustamente Theo.
RispondiEliminaForza Angiolè, vai avanti, combatti e non ti arrendere. Giustizia sarà fatta.
Sono con voi.
Seguiamo con attenzione l'evolversi di questa vicenda che ha davvero dell'incredibile, come è stato scitto nell'articolo sopra.
RispondiEliminaSolidarietà della città di Taranto a Theodoros Theodoridis.
Solidarietà a Theo.
RispondiEliminaTheo libero subito!
RispondiEliminaSolidarietà
RispondiEliminaChe espressione triste. Povero ragazzo!!!
RispondiEliminaTutta la mia solidarietà.
COS'E' LA GIUSTIZIA?
RispondiEliminaQUELLA CHE HA MANDATO A CASA UN PLURI-OMICIDA COME IL CAPITANO DELLA CONCORDIA, FRANCESCO SCHETTINO? QUELLA CHE HA CONDANNATO A 18 ANNI DI CARCERE IL POVERO THEO THEODORIDIS?
Come possiamo avere fiducia nelle istituzioni se un assassino viene liberato dopo un solo giorno di carcere, dopo che ha causato la morte di una quarantina di persone, ha procurato perdite economiche per decine di milioni di Euro, e forse sarà responsabile di disastro ambientale? Un essere squallido, superficiale che ha considerato la vita dei suoi stessi passeggeri meno che niente. Un vigliacco bugiardo. Che rabbia che ho provato leggendo questa pagina dedicata a questo sfortunato ragazzo! Sapere che è rinchiuso in una cella per qualcosa che non ha commesso! Mentre persone meschine come Schettino sono a piede libero... QUETA E' GIUSTIZIA? A QUESTO PUNTO PREFERISCO L'ANARCHIA...
MI RIVOLGO AL SIG. ANGELO MARTUCCI: NON MOLLARE, CONTINUA A LOTTARE FINCHE' GIUSTIZIA SIA FATTA PER DAVVERO. SONO CON TE. A THEO DICO: NON PERDERE LA SPERANZA, NON MOLLARE, SIAMO TUTTI CON TE.
LA REDAZIONE MARTUS EDITORE E' SPIACENTE COMUNICARE CHE SONO STATI RIMOSSI ALCUNI COMMENTI PER IL LORO CONTENUTO RITENUTO VIOLENTO E OFFENSIVO, ANCHE SE A SOTEGNO DELLA NOSTRA CAUSA. CI SENTIAMO IN DOVERE DI INVITARE I LETTORI ALLA MODERAZIONE NEL RISPETTO DELLE REGOLE MORALI E DELLA PERSONA.
RispondiEliminaCI SCUSIAMO, ALTRESI' CON GLI AUTORI DEI COMMENTI DA NOI RIMOSSI PER OVVI MOTIVI DI DECORO.
RINGRAZIAMO, INFINE, TUTTI COLORO CHE HANNO VISITATO QUESTO BLOG (2700 VISUALIZZAZIONI) E COLORO CHE HANNO MANIFESTATO SOSTEGNO ALLA CAUSA. SI RICORDA INFINE CHE PARTE DEI COMMENTI SONO GIA' STATI SPEDITI AD AMNESTY INTERNATIONAL E GLI ALTRI SARANNO SPEDITI CON CADENZA MENSILE FINO ALA DATA DELLA REVISIONE DEL PROCESSO, NEL CORSO DEL QUALE THEO POTRA' DIMOSTRARE LA SUA INNOCENZA.
LA REDAZIONE
E' vero come si piò avere fiducia nella giustizia di fronte a casi come questi? Un assassino a piede libero e un innocente in carcere!
RispondiEliminaSolidarietà a Theo.
Ciao Angelo, spero tu riesca a dare una mano a questo povero ragazzo. E' proprio vero, gli assassini sono in libertà e gli innocenti come Theo sono in carcere.
RispondiEliminaHai tutta la mia solidariatà.
Theo libero subito!
RispondiEliminaPiena solidarietà.
D'accordo con Giuseppedivasto.
RispondiEliminaSono con voi!
Αλληλεγγύη.
RispondiEliminaAlmeno per una volta giustizia sia fatta!
RispondiEliminaTheo libero subito
RispondiEliminaCi hanno tolto tutto: il lavoro, la salute, la la felicità. A te hanno tolto il bene più prezioso, LA LIBERTA'.
RispondiEliminaSono con te. Solidarietà a Theo.
Se veramente esiste la giustizia che sia applicata a questo meravilgioso ragazzo. Theo libero immediatamente.
RispondiEliminaDi questi tempi è difficile incontrare uno come Martucci disposto a battersi a favore di un'altra persona, magari, rischiando pure. Mi auguro che Martucci riesce a vincere la sua battaglia per la stessa vita di Theo. Non mollare, sono con te.
RispondiEliminaSolidarietà a Theo
RispondiEliminaUn grande in bocca al lupo per quello che stai facendo per Theo. Spero tu riesca ad aituarlo a riconquistare la sua libertà. Un grande in bocca al lupo a Theo. Felice di esserti stato d'aiuto.
RispondiEliminaSono con voi.
RispondiEliminaE' proprio un dio greco. Una divinità non può essere rinchiusa dietro le sbarre! Liberatelo subito!!!!!!!!!!
RispondiEliminaSono anch'io con voi. Piena solidarietà.
RispondiEliminaApprendo con dispiacere questa notizia. Ho conosciuto Theodoro qualche tempo fa e devo dire che mi ha fatto un'ottima impressione. Un ragazzo semplice nonostante in quel periodo fosse all'apice della sua carriera. Non riesco a capire come sia potuto capirare una cosa simile. Non credo sia colpevole dei reati che gli hanno attribuito. Spero riesca a dimostrare la sua innocenza e riprendersi la sua vita.
RispondiEliminaAVVISO IMPORTANTE!
RispondiEliminaLA REDAZIONE DECLINA OGNI RESPONSABILITA' SULL'ATTENDIBILITA' DEGLI INDIRIZZI E-MAIL. FERMO RESTANDO CHE IL CODICE DA INSERIRE PRIMA DI POSTARE IL COMMENTO SERVIRA' PER LE NECESSARIE VERIFICHE.
MARTUS EDITORE RINGRAZIA TUTTI COLORO CHE HANNO DATO LA PROPRIA ADESIONE ALL'INIZIATIVA "THEO LIBERO".
Illustrissima Redazione penso che l'avviso sia rivolto al mio commento. Se lei dovesse ritenerlo necessario Le posso inviare anche il mio Codice Fiscale così, chi per Lei potrà accertare meglio.
RispondiEliminaSolidarietà a Theo
RispondiEliminaL'amicizia non biasima nel momento della difficolta',
RispondiEliminanon dice con fredda ragionevolezza: se tu avessi fatto cosi' o cosi'.
Apre semplicemente le braccia e dice: non voglio sapere,
non giudico, qui c'e' un cuore dove puoi riposare.
Mi dispiace per quello che è capitato a Theo. E' mio compatriota e mi dispiace ancora di più. Posso solo dire che non è colpa sua di quello che gli è successo. Non a fatto mai del male a nessuno. Purtroppo lo a fatto a se stesso a avvelenato il suo corpo con la droga ma non è uno spacciatore, non è un assassino. Non merita tutto quello che gli stanno facendo. Il mondo della moda è molto brutto, può darti grandi soddisfazioni ma può anche distruggerti la vita. Per gli uomini è ancora più brutto. Forza Theo! Combatti, non arrenderti. Ti devi riprendere la tua vita.
RispondiEliminaRia.
E' persino inimmaginabile che accadano di queste cose. Liberatelo subito!
RispondiEliminaPorta la mia solidarietà e soprattutto il mio affetto a Theo, nella speranza che possa riprendersi in bene più prezioso che gli hanno tolto: la libertà.
RispondiEliminaTheo libero subito! In galera i politici corrotti.
RispondiEliminaSono profondamente colpito da questa triste vicenda che vede coinvolto questo povero ragazzo. Però mi chiedo: se non si trattasse di un ragazzo bello e palestrato come Theo, la causa del Sig. Martucci avrebbe destato lo stesso tanto interesse e commozione?
RispondiEliminaPiena solidarietà.
Perchè accadono queste cose? Perchè persone innocenti come lo è Theo sono in carcere e i delinquienti veri sono in libertà? Solidarietà a Theo.
RispondiEliminaSono rimasto molto colpito da questa storia. Solidarietà a Theo
RispondiEliminaI just realized that this wonderful boy needs to be helped. I'm with you.
RispondiEliminaSolidarietà.
RispondiEliminachi ha fatto questo non è un giudice è un boia!
RispondiEliminaSono dalla vostra parte.
Un passaggio della Dichiarazione dei Diritti dell'Uomo approvata durante la Rivoluzione Francese recita:“Tutti gli esseri umani, indipendentemente dalla nascita, dalla religione o dalla condizione sociale, sono dotati di alcuni diritti fondamentali e inalienabili”.
RispondiEliminaSuccessivamente è stata ribadita nei documenti programmatici di molti organismi nazionali e internazionali (per esempio lo statuto dell’ONU). Tuttavia non è difficile rendersi conto del fatto che ancora oggi i diritti umani, al di là della loro solenne e ripetuta proclamazione, vengono spesso violati. E questo non accade soltanto in luoghi remoti nel mondo, ma anche molto vicino a noi. Caso eclatante è questo Di Theodoro Theodoridis, cui è stata negata persino la possibilità di difendersi in corso di dibattimento e dimostrare la prorpia innocenza.
Il Comune di Bologna sostiene, pertento la causa promossa da Martus Editore.
Restituitegli la libertà. Liberate Theo!
RispondiEliminaTheo libero subito!
RispondiEliminaPerchè succedono di queste cose? Come si può distruggere in questo modo la vita di un uomo?
RispondiEliminaNon riesco ad immaginare quello che sta provando questo povero ragazzo. Liberatelo!
RispondiEliminaTutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.
RispondiEliminaQuesto è quanto stabilisce l'Art. 3 della Costituzione italiana. Principio comunque valido in ogno Paese libero e democratico.
E' evidente che non è così. Il caso di Theo Theodoridis purtroppo lo evidenzia con una stridente nota.
La locale sezione dell'Idv di Montereno di Bisaccia esprime piena solidarietà alla causa promossa dall'editore Angelo Martucci, finchè Theo possa avere la possibilità di un riesame del processo e dimostrare la sua innocenza.
Theo libero subito!
RispondiEliminaSeconso me si sono accaniti troppo contro di lui perchè era famoso. I giudici greci dovevano fare notizia. Ma non è giusto rovinare la vita ad un uomo solo per gloria personale.
RispondiEliminaOra mi spiego perchè la Grecia si trova sullorlo della catastrofe: le loro istituzioni non funzionano ad iniziare dalla giustizia. Solidarietà a Theo.
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