FREE THEO!

FREE THEO!
Theo Theodoridis is a model greek unjustly accused and convicted for crimes he did not commit. Right now he is a prisoner in the prison of Thessalonica in a small cell with 9 detained in inhumane conditions. Theo needs to be cured. Likely to die if not treated immediately.

sabato 3 dicembre 2011

ANCORA UNA VITTIMA DELLA "GIUSTIZIA" THEO LIBERO - FREE THEO


Esprimi il tuo sostegno a Theo potrebbe salvargli la vita

Scrivi un commento firmato o semplicemente l'indirizzo E-mail nella casella dei commenti alla fine dell'articolo. Sarà la petizione che il legale di Theo presenterà ad Amnesty International

--------------------------------------
Give your support to Theo could save his life


Write a comment with your name or just the e-mail address in the comments box at the end of the article. Will the petition that the present legal Theo Amnesty International


Come postare un commento?
E' molto semplice:
1 - Vai in fondo alla pagina alla cesella dei commenti.
2 - apponi commento nella casella.
3 - clicca su COMMENTA COME.
4 - clicca su Nome/URL e inserisci il tuo indirizzo E-mail.
5 -  clicca continua.
6 - pubblica.
7 - copia il codice della casella apposita e clicca nuovamente Pubblica.
_________________________________________________

È una storia che ha dell’incredibile proprio perché ha come teatro la terra dove è nata la Democrazia, culla della civiltà e dei diritti umani, la Grecia. È la trista vicenda di Theo Theodoridis.
Theo Theodoridis è un modello, detenuto in un carcere greco per un anno e mezzo senza il beneficio di un regolare processo.
Il 21 Giugno scorso è stato condannato a 18 anni di carcere con l’accusa di spacciare droga; in realtà, secondo l’arringa del suo avvocato, egli non ha mai venduto nessun genere di droghe, ha solo avuto la sfortuna di diventare dipendente dalla cocaina. Ciò nonostante le sentenza è stata confermata nel corso della seconda udienza del 18 agosto.  In questo momento si trova nel carcere di Salonicco senza nemmeno il beneficio della riabilitazione dalla dipendenza alla droga; condivide una minuscola cella con altri 9 detenuti, colpevoli di gravi crimini. Theo viene trattato alla stessa stregua di delinquenti comuni, magari peggio di coloro che gli fornivano la cocaina che per anni ha intossicato il suo organismo.
In questo momento sta combattendo per la sua stessa vita, si trova a dover scontare 18 anni di carcere per colpe che non ha commesso; è questa la giustizia greca? Se fosse stato un cittadino qualunque gli avrebbero riservato lo stesso trattamento? Questo è un aspetto che suscita molti dubbi.
È una vera e propria battaglia mediatica nei confronti di un uomo la cui unica colpa è quella di essere stato famoso e molto richiesto della maggiori case di moda, in primis, italiane e francesi, quelle stesse case di moda che lo hanno usato, sfruttato, distrutto e gettato via, come un oggetto che non serve più. Questo è ciò che avviene in ambienti, spesso di dubbia moralità come quello della moda e dello spettacolo in genere.
Un altro aspetto, a dir poco sconcertante di questa vicenda, è una foto del modello utilizzata da una nota casa di moda italiana per pubblicizzare un altrettanto noto profumo maschile.


Tutto ciò è moralmente aberrante! Come si può continuare a servirsi di una persona trattandola come un oggetto commerciale pur sapendo che sta lottando per salvare la propria vita.
Ma, non è un episodio singolo, basta digitare sul principale motore di ricerca di internet il suo nome. Centinaia di immagini che ritraggono il modello in svariate pose, utilizzate come messaggi pubblicitari, ma nessun o pochissimi riferimenti a questa triste, grave vicenda umana che ha dell’incredibile. Addirittura, un blog riconducibile ad una di queste industrie italiane, denunciata dalla famiglia del modello, riferisce di un sequestro di 4 chili di cocaina da parte delle autorità bulgare. Notizia immediatamente smentita dalle stesse autorità.                                                                                                               
Coloro che conoscono Theo di persona lo descrivono come un uomo mite, benevolo con un grande cuore, sempre pronto ad aiutare gli altri. Molti lo conoscono come un benefattore a enti di beneficenza di sostegno ai meno fortunati ed ai bambini bisognosi. Come può un uomo così fare del male ad altre persone? La sua famiglia riferisce che Theo non è più la stessa persona, è molto dimagrito, i suoi occhi sono spenti e contornati di nero, esprimono il dolore di un uomo che deve pagare un prezzo troppo alto, imposto da una società malata, basata sulle apparenze.
“Io sono colpevole” dichiara Theo durante il primo e unico grado del processo, “ma sono colpevole di fronte alla mia famiglia e prego in ogni momento della mia triste esistenza, che un giorno possano essi perdonarmi, perdonare la mia debole condizione umana...ma non sono uno spacciatore, un assassino, un poco di buono, come molti mi dipingono” ha continuato Theo “lo giuro davanti agli uomini e davanti a Dio, supremo Giudice”. Come ci può essere menzogna in queste parole?
A sostegno di questa triste vicenda che ha coinvolto, non un modello di fama internazionale, ma un uomo…un essere umano, sono nati molto gruppi, sia sui social network più accreditati, sia veri e propri siti per la raccolta delle firme che saranno presentate Amnesty International dal suo avvocato difensore, Sakis Kehayoglou il quale chiede un processo giusto ed equo.
Particolarmente in Italia, dove ha lavorato per alcuni anni, cui è profondamente legato come sostiene sempre dalla prigione dove è ancora rinchiuso, sono in corso diverse iniziative per chiedere un riesame del processo in un tribunale maggiormente idoneo.
A sostegno dello sfortunato modello, anche la Martus Editore ha preso parte all’iniziativa “FREE THEO THEODORIDIS” promossa dal suo legale a dalla famiglia, nella speranza che tali, tristi vicende non si verifichino mai più in nessuna parte del mondo.
Esprimiamo il nostro sostegno a Theo e fermiamoci a riflettere su un fatto sconcertante e sconfortante: quanti casi come questo si verificano nel mondo lontano dalla luce dei “riflettori?” Quante persone ingiustamente condannate perdono la vita per colpe non commesse?  Diamo a Theo ed a ogni individuo nella sua stessa condizione la possibilità di potersi difendersi e dimostrare la propria innocenza a prescindere dallo status sociale di appartenenza.
“Tutti gli esseri umani, indipendentemente dalla nascita, dalla religione o dalla condizione sociale, sono dotati di alcuni diritti fondamentali e inalienabili”. Questa affermazione contenuta nella Dichiarazione dei diritti dell’uomo e del cittadino, approvata nel corso della rivoluzione francese, è stata successivamente ribadita nei documenti programmatici di molti organismi nazionali e internazionali (per esempio lo statuto dell’ONU). Tuttavia non è difficile rendersi conto del fatto che ancora oggi i diritti umani, al di là della loro solenne e ripetuta proclamazione, vengono spesso violati. E questo non accade soltanto in luoghi remoti nel mondo, ma anche molto vicino a noi. Come si può agire per modificare questa situazione e fare in modo che vengano effettivamente attuati i diritti affermati nella dichiarazioni?
Il 28 maggio 1961, dalle colonne del quotidiano inglese The Observer , l'avvocato Peter Benenson lanciò un appello dal titolo “I prigionieri dimenticati”.  L'autore, indignato per l'arresto di due studenti colpevoli di aver brindato alla libertà delle colonie portoghesi in un ristorante di Lisbona, denunciò le ripetute violazioni della Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo, ed invitò i lettori ad unirsi alla sua protesta. L'effetto fu imponente e del tutto inaspettato: migliaia di persone delle più diverse nazionalità si misero in contatto con l'autore ed insieme organizzarono la prima campagna internazionale in difesa dei Diritti dell'Uomo. Nacque così Amnesty International. Da quel giorno, Amnesty si batte perchè siano rispettati i fondamentali diritti di ogni essere umano, sanciti il 10 dicembre 1948 dall'Assemblea Generale delle Nazioni Unite. Il giorno in cui questi diritti saranno universalmente riconosciuti e rispettati, Amnesty International non avrà più alcuna ragione di esistere…
Amnesty International è un movimento internazionale indipendente da qualsiasi governo, parte politica, interesse economico e credo religioso; la sua attenzione è concentrata anzitutto sui singoli casi di violazione dei diritti umani, nel più ampio contesto della Difesa dei Diritti dell'Uomo. Il movimento gode di status consultivo presso le Nazioni Unite e nel 1977 ha ricevuto il Premio Nobel per la Pace.
Per raggiungere i suoi obiettivi, Amnesty International invita tutti i soci a partecipare agli appelli rivolti a quei governi che, in modi e misure differenti, non rispettano i Diritti dell'Uomo. Tutti i membri di Amnesty vengono mensilmente informati circa i casi più urgenti, che vengono illustrati sul notiziario e per i quali è indispensabile un intervento immediato.
_______________________________________________________

A causa di problemi di caricamento della pagina abbiamo dovuto rimuovere la lettera dedicata a Theo dal Sig.Sakis Panagiotis.
Sarà nostra cura pubblicare nuovamente la lettera in una pagina apposita. La redazione si scusa con i lettori.


Si comunica ai lettori che questa pagina ha raggiunto il numero massimo consentito di commenti. Chi volesse lasciare la propria adesione potrà farlo nelle altre pagine.
La redazione ringrazia tutti per la sensibilità dimostrata.


It communicates to readers that this page has reached the maximum number of comments. Anyone wishing to leave their membership may do so on other pages.

The editors would like to thank everyone for their sensitivity.


29.02.2012

230 commenti:

  1. fabrizio.rossini7@gmail.com4 dicembre 2011 alle ore 06:08

    Siate sempre capaci di sentire nel più profondo qualunque ingiustizia commessa contro chiunque in qualunque parte del mondo.

    Che Guevara

    RispondiElimina
  2. julianmartinelli931@gmail.com4 dicembre 2011 alle ore 06:25

    Lodevole iniziativa, la sottoscrivo volentieri.

    RispondiElimina
  3. adelinacauterucci@gmail.com4 dicembre 2011 alle ore 07:03

    Secondo me avresti dovuto fare i nomi di questa case di maoda italiane è giusta che la gente sappia. Comunque sottoscrivo l'iniziativa.

    RispondiElimina
  4. bradpitt494@gmail.com4 dicembre 2011 alle ore 07:31

    Theo libero!

    RispondiElimina
  5. carbone-stefano@virgilio.it4 dicembre 2011 alle ore 08:21

    Nell'esercizio di tutte le libertà si deve osservare il principio morale della responsabilità personale e sociale: nell'esercitare i propri diritti i singoli esseri umani e i gruppi sociali in virtù della legge morale sono tenuti ad avere riguardo tanto ai diritti altrui quanto ai propri doveri verso gli altri e verso il bene comune. Con tutti si è tenuti ad agire secondo giustizia ed umanità.

    Marco Aurelio

    RispondiElimina
  6. giorgosmartucci@gmail.com4 dicembre 2011 alle ore 13:51

    Spero che riuscirete a vincere la vostra battaglia e e spreo che questo ragazzo esca di prigione.

    RispondiElimina
  7. emilioderose@libero.it4 dicembre 2011 alle ore 14:11

    E' bruttissimo scontare una condanna così grave per qualcosa che non si è commesso.

    RispondiElimina
  8. sindacoacquaformosa@libero.it4 dicembre 2011 alle ore 14:27

    Nessuno vi può dare la libertà. Nessuno vi può dare l'uguaglianza o la giustizia. Se siete uomini, prendetevela.

    Epicuro

    Ho letto con attenzione l'articolo e devo dire che mi sono sentito gelare il sangue nelle vene per ciò che stanno facendo a questo ragazzo. Mi sono commosso perchè ciò che sta succendendo a lui potrebbe succedere a mio figlio...

    Non mollate ragazzi, lottate, lottate come se fosse vostro fratello perchè è di questo che si tratta.

    RispondiElimina
  9. girolamorasso2006@libero.it4 dicembre 2011 alle ore 14:37

    Avete denunciato questa casa di moda italiana? E' una cosa bruttissima pensare che potrei acquistare dei regali di Natale pubblicizzati da questo poveraccio mentre lui in realtà lotta contro la morte.

    RispondiElimina
  10. giuseppegraziano@virgilio.it4 dicembre 2011 alle ore 14:58

    Ma è sicuro che il fatto è successo in Grecia? Oppure in Afganistan?

    RispondiElimina
  11. alessandrafacelli@gmail.com4 dicembre 2011 alle ore 15:08

    Bellissimo e sfortunatissimo! Voglio aiutare voi ad aiutarlo perchè non è giusto quello che gli stanno facendo.

    RispondiElimina
  12. annapaolamadeo@alice.it4 dicembre 2011 alle ore 15:31

    THEO NON MOLLARE!!!CORAGGIO!!!
    AIUTATELO!

    RispondiElimina
  13. domenicoiannuzzi@gmail.com5 dicembre 2011 alle ore 00:22

    Solidarietà.

    RispondiElimina
  14. mauriziorusso@tiscali.it5 dicembre 2011 alle ore 03:22

    PIENA SOLIDARIETA'

    RispondiElimina
  15. pierfrancescotedesco@gmail.com5 dicembre 2011 alle ore 03:54

    Ha ragione giuseppegraziano, siamo sicuri che il fatto è accaduto in Grecia e non in Afganistan?

    COMPLETA SOLIDARIEà.

    RispondiElimina
  16. elisamorelli@libero.it5 dicembre 2011 alle ore 04:13

    Thomas Mann ha scritto: "La bellezza può trafiggere come un dolore".
    è quello che è successo a me nell'apprendere che un ragazzo straordinariamente bello come Theo sta attraversando un periodo così terribile.

    RispondiElimina
  17. andreapostorivo82@libero.it5 dicembre 2011 alle ore 11:28

    Nell'iconografia giuridica la Giustizia viene raffigurata come una dea bendata perchè dovrebbe essere uguale per tutti...nei casi di questo povero ragazzo si è tolta la benda e lo ha colpito con la spada dell'iniquità.

    RispondiElimina
  18. pierfrancescotedesco@gmail.com5 dicembre 2011 alle ore 11:31

    D'accordo con andreapostorivo82.

    RispondiElimina
  19. pietrocastiello@virgilio.it5 dicembre 2011 alle ore 11:55

    Mi devo intanto congratulare con l'autore o gli autori di questo articolo e spero vivamente che riescano a centrare l'obbiettivo che ha come punto cardine la vita stessa di un uomo innocente.
    Ho notato però, e questo mi dispiace, che i lettori non sono stati molto attenti a cogliere lo spitito dell'articolo, forse distratti dall'aspetto fisico del protagonista di questa brutta vicenda. Per me l'aspetto più sconcertante è proprio il comportamento delle case di moda che hanno letteralemte distrutto questo ragazzo e lo hanno "buttato via" come un giocattolo rotto e addirittura c'è qualcuno senza scrupoli che continua ad usare la sua immagine, come ha scritto Martus Editore, incurante di quanto sta avvenendo. Questo dovebbe farci riflettere invece in che razza di mondo viviamo. Spero che il Tribunale per i Diritti Umani faccia giustizia e restituisca a questo sfortunato ragazzo la sua vita e la voglia di vivere.
    Forza Theo, Tieni duro!

    RispondiElimina
  20. elisamorelli@libero.it5 dicembre 2011 alle ore 14:25

    meno male che ci sono persone intelligenti come te che capiscono tutto!
    Ho citato Thomas Mann, sai chi è?

    RispondiElimina
  21. paulwalker@hotmail.com5 dicembre 2011 alle ore 14:43

    Solidarity for Theo.

    Paul Walker

    RispondiElimina
  22. federicagibelli92@gmail.com5 dicembre 2011 alle ore 15:11

    Cacchio!!!!!Paul Walker!!!!!

    RispondiElimina
  23. antonioiannitelli@tiscali.it5 dicembre 2011 alle ore 15:46

    E' un onore esprimere solidarietà ad un caso così drammatico insieme a Paul Walker!

    RispondiElimina
  24. sanvincenzolacostaservizisocialicomune@hotmail.com6 dicembre 2011 alle ore 00:02

    Solidarietà.

    RispondiElimina
  25. iolandapacelli91@alice.it6 dicembre 2011 alle ore 00:06

    Forza e coraggio! Solidarietà.

    RispondiElimina
  26. carloperosi@gmail.co6 dicembre 2011 alle ore 03:51

    è una storia che ha veramente dell'incredibile! Spero si risolva presto e al meglio.
    PIENA SOLIDARIETà.

    RispondiElimina
  27. assuntalacava80@alice.it6 dicembre 2011 alle ore 03:57

    Do il mio sostegno.

    RispondiElimina
  28. mariaantoniettabattentieri@tiscali.it6 dicembre 2011 alle ore 09:14

    La legge dovrebbe essere uguale per tutti. Quanti sono nella stessa condizione di Theo?

    RispondiElimina
  29. pietrocastiello@virgilio.it6 dicembre 2011 alle ore 09:21

    Conosco Thomas Mnn. Ho solo detto che molti si sono lasciati commuovere dall'aspetto fisico di Theo e non hanno riflettuto abbastanza o superficialmente sulla drammaticità del caso. E' molto recente la notizia di ragazze anoressiche tra le ballerine dell'Opera, questo dovrebbe farci capire quanto vale in quest'ambiente una vita umana...Hanno distrutto loro la vita di questo ragazzo e la faranno franca, questo è l'aspetto più desolante, cara Elisa.

    RispondiElimina
  30. pieralavezzi@alice.it6 dicembre 2011 alle ore 11:43

    Theo libero subito!

    RispondiElimina
  31. francescoarmentano@gmail.com6 dicembre 2011 alle ore 11:48

    Appoggio la causa Theo libero.

    RispondiElimina
  32. saverioborrello@tiscali.it6 dicembre 2011 alle ore 11:49

    saverioborrello@tiscali.it

    RispondiElimina
  33. ufficio.turismocomunemessina@hotmail.com7 dicembre 2011 alle ore 00:50

    Piena solidarietà al Sig. Theo Theodoridis ed all'iniziativa di Martus Editore.

    RispondiElimina
  34. giuseppeborrelli77@alice.it7 dicembre 2011 alle ore 00:59

    Possibile che accadono ancora queste cose nella civilissima europa?
    Sostegno a Theo.

    RispondiElimina
  35. gianvincenzogibelli@gmail.com7 dicembre 2011 alle ore 01:37

    Come si può definire civile una nazione i cui “valori” si basano sull’apparenza e sull’ostentazione?

    RispondiElimina
  36. ufficiopariopportunitacomunenapoli@hotmail.com7 dicembre 2011 alle ore 07:31

    In uno Stato democratico vige la "presunzione d'innocenza" fino alla dimostrazione del contrario. cioè, ogni cittadino deve avere la possibilità di difendersi e dimostrare la propria non colpevolezza. In questo caso ci sono veramente gli estremi per chiedere l'intervento del Tribunale Internazionale per Diritti Umani. Solidarietà a Theo Theodoridis.

    RispondiElimina
  37. costantinofrontera@gmail.com8 dicembre 2011 alle ore 01:14

    Ha veramente dell'incredibile! Non siamo in Afganistan, come qualcuno ha scritto. Siamo nella civilissima Grecia, dove succedono episodi spiacevoli come in altre parti del mondo. Mi auguro, come tutti che Theo ottenga giustizia e ricominci a vivere la sua vita.

    RispondiElimina
  38. albacasarini@alice.it8 dicembre 2011 alle ore 04:16

    Pienamente d'accordo con Costantino.
    Piena solidarietà a Theo e a chi sostiene la sua causa.

    RispondiElimina
  39. frankarena@gmail.com8 dicembre 2011 alle ore 04:18

    Solidarietà.

    RispondiElimina
  40. sebamorelli@gmail.com8 dicembre 2011 alle ore 04:22

    La legge deve essere uguale per tutti.
    Solidarietà a Theo.

    RispondiElimina
  41. mariaPpugliesi@gmail.com8 dicembre 2011 alle ore 04:35

    Conosco Theo Theodoridis, non di persona, è ovvio. So con quali caee di moda italiane ha lavorato. E so anche che ha girato alcuni spot qui in Calabria.
    Ho avuto la fortuna di vederlo di persona qualche anno fa, anche se da lontano, ad una cerimonia, non so bene in merito a che cosa, presso l'Università di Cosenza.
    Sapere che adesso è in carcere per qualcosa che non ha commesso e rischia addirittura la vita, mi mette tristezza e rabbia.
    Non mollate! Andate fino in fondo!!!

    RispondiElimina
  42. stefanocarbone1978@gmail.com8 dicembre 2011 alle ore 07:48

    Sono con voi.

    RispondiElimina
  43. marcellalaise@alice.it8 dicembre 2011 alle ore 11:34

    Solidarietà alla causa.

    RispondiElimina
  44. robertomarino@tiscali.it8 dicembre 2011 alle ore 12:10

    Solidarietà

    RispondiElimina
  45. francescogreco@libero.it8 dicembre 2011 alle ore 16:25

    Mi associo alla causa.

    RispondiElimina
  46. mariafrancescaborrelli88@alice.it9 dicembre 2011 alle ore 00:48

    Solidarietà alla causa.

    Maria Francesca Borrelli

    RispondiElimina
  47. comitatovittimedellagiustizia@hotmail.com9 dicembre 2011 alle ore 04:30

    "A Trieste un uomo 33enne muore sulla sua branda, era tossicodipendente ed in cura con metadone. Sembra che il decesso sia dovuto ad una overdose di antidolorifici, ma sono in corso indagini".
    Dobbiamo leggere sui giornali una notizia simile a questa riguardo anche a Theo prima di prendere provvedimenti in merito?
    Intervenga subito la Corte Internazionale per i Diritti Umani.
    A Martus Editore: "continuate a lottare perchè questa è la strada giusta".

    RispondiElimina
  48. haramalexander@hotmail.com9 dicembre 2011 alle ore 04:46

    Solidariatà alla causa.

    RispondiElimina
  49. soniapaletta@libero.it9 dicembre 2011 alle ore 12:03

    Solidarietà.

    RispondiElimina
  50. partitodemocraticosansosti@gmail.com9 dicembre 2011 alle ore 12:06

    La sezione del Partito Democratico di San Sosti esprime piena solidarietà alla causa condotta dalla Martus Editore a sostegno di Theo Theodoridis.

    RispondiElimina
  51. vincenzo.vitale24@live.it9 dicembre 2011 alle ore 12:47

    vincenzo.vitale24@live.it

    RispondiElimina
  52. luigiderose@virgilio.it9 dicembre 2011 alle ore 14:12

    luigiderose@gmail.com

    RispondiElimina
  53. caterinamorabito@gmail.com9 dicembre 2011 alle ore 14:38

    So che questa cosa è importante per te e la sottoscrivo volentieri.
    Devo dire però che mi ha toccato tantissimo la storia di Theo, non è giusto che subisca tutto questo.

    RispondiElimina
  54. michelinazito@libero.it9 dicembre 2011 alle ore 14:45

    E incredibile che avvengono queste cose in una nazione civile come la Grecia.
    Spero con tutto il cuore che Theo vinga la sua battaglia per la la libertà e per la sua stessa vita.

    RispondiElimina
  55. assuntaadamo@virgilio.it10 dicembre 2011 alle ore 07:15

    Ancora una volta la giustizia si dimostra fallace ed inefficiente ed ho costatato, purtroppo, che non è solo quella italiana che ha gravi falle! Io sono vittima di una vicendaccia quasi simile a questa. Mi dispiace in entrambi i casi. Ringrazio Martus Editore per avfermi dato la possibilità di dirlo. Piena solidarietà alla causa!

    RispondiElimina
  56. cristinacaloprese@gmail.com10 dicembre 2011 alle ore 14:02

    Liberate Theo!

    RispondiElimina
  57. mauroarena80@tiscali.it10 dicembre 2011 alle ore 15:28

    Solidarietà a Theo!

    RispondiElimina
  58. giorgiaribetti@gmail.com11 dicembre 2011 alle ore 11:35

    Theo libero!

    RispondiElimina
  59. sabrinagarofalo92@alice.it11 dicembre 2011 alle ore 11:37

    Giustizia sia fatta! Liberate Theo!

    RispondiElimina
  60. comunemacomer.servizisociali@hotmail.com11 dicembre 2011 alle ore 11:55

    Si faccia immediatamente chiarezza su questa vicenda che ha dell'icredibile. Si tenga presente che comunque c'è di mezzo la vita di un essere umano.
    Solidarietà a theo thedoridis.

    RispondiElimina
  61. stefaniaselerno@virgilio.it11 dicembre 2011 alle ore 15:06

    DIO MIO! Ho letto questa pagnia ed ho pianto. Come si può essere così ciechi e sordi? Come si può essere insensibili dinnanzi ad un tale dramma? Sia l'articolo di testa che la lettera sono un drammatico appello a salvare la vita ad un umomo, un nostro fratello.
    Mi sento impotente, posso solo dare tutta la mia solidarietà.

    RispondiElimina
  62. donato.mariafrancesca@alice.it12 dicembre 2011 alle ore 00:34

    Liberate Theo.

    RispondiElimina
  63. moniquecarson@hotmail.com12 dicembre 2011 alle ore 07:57

    Theo's free! Is innocent!

    RispondiElimina
  64. Non è un assassino! Liberate Theo!

    RispondiElimina
  65. angelolombardo@virgilio.it14 dicembre 2011 alle ore 00:41

    Solidarietà a Theo.

    RispondiElimina
  66. michelinapresta@alice.it14 dicembre 2011 alle ore 00:45

    Fategli il più bel regalo di Natale della sua vita: la libertà.

    RispondiElimina
  67. vittoriofrascina@gmail.com14 dicembre 2011 alle ore 06:47

    Solidarietà a Theo.

    RispondiElimina
  68. maria.cordaro@libero.it14 dicembre 2011 alle ore 06:53

    Sono scioccata! Sono profondamente addolorata ne pemsare che noi il giorno di Natale saremo tutti a festeggiare con i nstri cari, con le persone amate e questo povero ragazzo è rinchiuso un una cella fredda e buia, senza nemmeno il conforto di una carezza, senza un bacio affettuoso di sua madre...

    RispondiElimina
  69. stefanocarbone1978@gmail.com14 dicembre 2011 alle ore 07:11

    ...nella solitudine, nella malattia, nella confusione, la semplice conoscenza dell'amicizia rende possibile resistere, anche se l'amico non ha il potere di aiutarci. È sufficiente che esista. L'amicizia non è diminuita dalla distanza o dal tempo, dalla prigionia o dalla guerra, dalla sofferenza o dal silenzio. È in queste cose che essa mette più profonde radici. È da queste cose che essa fiorisce....

    RispondiElimina
  70. michelangelobruno@tiscali.it14 dicembre 2011 alle ore 07:48

    Sono con voi.

    RispondiElimina
  71. Sono vicino a questo ragazzo e spero che questo incubo possa finire al più presto!

    RispondiElimina
  72. giuseppinamarino@gmail.com14 dicembre 2011 alle ore 15:23

    Anch'io sono vicino a Theo ed alla Martus Editore. Mi auguro che possa ritornare al più presto agli affetti dei suoi cari da uomo libero. Forza Theo sono dalla tua parte.

    RispondiElimina
  73. antonioberlingieri@yahoo.it14 dicembre 2011 alle ore 16:05

    Solidarietà a Theo.

    RispondiElimina
  74. angela.emiliapace@yahoo.it15 dicembre 2011 alle ore 07:25

    “VORREI REGALARTI” (Dedicata a Theo)

    promesse illuminano la strada
    scintille abbozzate nella notte
    intrecci di voci

    vorrei regalarti il tempo
    la musica per cantare la tua canzone
    vorrei regalarti la speranza
    le parole per raccontare la tua storia

    desideri disegnano il cammino
    echi lanciati nella notte
    coriandoli di pioggia
    vorrei regalarti un sorriso
    l’ arcobaleno per dipingere il tuo domani
    vorrei regalarti il vento
    le ali per far volare il tuo sogno

    RispondiElimina
  75. fabiociardullo90@libero.it15 dicembre 2011 alle ore 07:31

    Bella, complimenti.
    Piena solidarietà a Theo.

    RispondiElimina
  76. Θεσσαλονίκη.Δημαρχείο@hotmail.com15 dicembre 2011 alle ore 07:38

    Εκφράζεται η ελπίδα ότι αυτή η θλιβερή ιστορία έχει επιλυθεί σύντομα. Τι αυτό το αγόρι, ο γιος της την Ελλάδα να ανακτήσει την αξιοπρέπεια του και την ελευθερία που είχε αφαιρεθεί από ένα σοβαρό ανθρώπινο λάθος, παρά τη δικαστική.

    RispondiElimina
  77. francescoscarcella@yahoo.it15 dicembre 2011 alle ore 12:05

    Mancano pochi giorni a Natale. La televisione ha incomicniato la sua battaglia mediatica, senza quartiere per invogliare o meglio, costringere la gente a spendere, spendere, spendere! Un affare economico di diversi milioni di Euro, ecco in che cosa è stato trasformato la ricorrenza più bella del Cristianesimo. La nascita di Nostro Signore è passata in secondo piano, le cose più importanti sono i regali da fare e da riceve; il cenone composto da decine di pietanze, inutili, impossibile da consumare anche se si dovesse stare a digiuno tre giorni prima, così che il giorno seguente vediamo queste pietanze non consumate buttate nei cassonetti della spazzatura, banchetti x cani e gatti. Tutto questo in nome di uno sciocco consumismo imposto dalla pubblicità. Già...proprio quel cinico consumismo che sta consumando la vita di questo povero ragazzo, usato, sfruttato, distrutto e buttato via, proprio come gli avanzi dell'inutile cenone di Natale.
    Non ero a conoscenza di questa triste vicenda, ringrazio Martus Editore per avermi dato un'emozione così grande al punto che mi sono commuosso e addirittura, ho pianto per la sventura che ha colpito questo giovane. Per avermi fatto riflettere sull'inutilità di certe cattive abitudini che ci ostiniamo a chiamare "tradizioni", sulle persone che soffrono a causa della giustizia, o mgelio, dell'ingiustizia. Sulle persone che hanno perduto il posto di lavoro. Sulle persone che un posto di lavoro non l'hanno mai avuto. Sulle persone maltrattate e umiliate. Sui diseredati...Grazie ad Angela Emilia che ha placato la mia anima, afflitta dalla sventura di Theo con la bellissima poesia che gli ha dedicato.

    RispondiElimina
  78. giorgia.lorenzetti@libero.it16 dicembre 2011 alle ore 01:09

    Solidarietà a Theo.

    RispondiElimina
  79. eugeniofilippelli@gmail.com16 dicembre 2011 alle ore 14:50

    Fategli il regalo più bello di Natale: la LIBERTA'.

    RispondiElimina
  80. enrica.petrassi@yahoo.it17 dicembre 2011 alle ore 00:36

    Sono dalla sua parte, come si fa a non esserlo? Sono rimasta senza parole come si può fare questo ad una persona innocente?

    RispondiElimina
  81. vomerotommasina@alice.it17 dicembre 2011 alle ore 00:45

    E' una storia agghiacciante. Se il mio nome può servire a qualcosa allora lo metto a disposizione.

    Vomero Tommasina

    RispondiElimina
  82. brunomichele@gmail.com17 dicembre 2011 alle ore 04:10

    Massima solidarietà

    Bruno Michele

    RispondiElimina
  83. rosannacipolla@gmail.com17 dicembre 2011 alle ore 04:13

    Theo libero subito!

    Rosanna Cipolla

    RispondiElimina
  84. derose.francesco@yahoo.com17 dicembre 2011 alle ore 04:31

    E' veramente una triste storia. C'è da dire, però, che ci commuoviamo sempre dopo che una tragedia si è consumata. Quanti casi come quello di Theo ci sono nel mondo e nessuno si preoccupa. Abbiamo dimenticato quante persone, anche nostri concittadini, sono stati condannati a morte negli USA e si è scoperto solo dopo che erano innocenti? si è scopoerto dopo o si sapeva già prima?
    Se si divessero arrestare tutti quelli che fanno uso di stupefacenti mezzo mondo andrebbe in galera, a partire dai nostri "cari parlamentari". E' un dato di fatto.
    Solidariatà a Theo, con la speranza che venga rilasciato al più presto e a Martus Editore che sta conducendo questa battaglia, speriamo non solo mediatica.

    Francesco De Rose

    RispondiElimina
  85. emilianozito@yahoo.com17 dicembre 2011 alle ore 08:26

    Emiliano Zito

    RispondiElimina
  86. maria.francescacannataro@alice.it17 dicembre 2011 alle ore 11:43

    Perchè stanno facendo tutto questo ad un ragazzo così?
    Liberate Theo!

    RispondiElimina
  87. carmeloscarpino@virgilio.it17 dicembre 2011 alle ore 11:48

    Sono d'accordo con Francesco quando dice che ci commuoviamo quando certe cose accadono. Ma noi cittadini che possiamo fare perchè non accadano? Dovrebbe funzionare la giustizia. Solidarietà a Theo.

    RispondiElimina
  88. giuseppemarsico@gmail.com18 dicembre 2011 alle ore 06:08

    Il mio pensiero va a questo povero ragazzo. tutta la mia solidarietà.

    RispondiElimina
  89. chiara.naccarato@yahoo.com18 dicembre 2011 alle ore 06:12

    Leberate Theo!

    RispondiElimina
  90. elenacostanzo@virgilio.it18 dicembre 2011 alle ore 06:15

    Il più bel ragalo di Natale: Restituite la libertà a Theo.

    RispondiElimina
  91. Ti hanno rubato la libertà, ma non potranno mai rubare i tuoi sogni. Forza Theo non mollare.

    RispondiElimina
  92. angelomartucci@gmail.com18 dicembre 2011 alle ore 06:43

    Ogni amico
    costituisce un mondo
    dentro di noi.
    Un mondo mai nato
    fino al suo arrivo,
    ed è solo tramite
    questo incontro,
    che nasce un nuovo mondo.

    Angelo per Theo.

    RispondiElimina
  93. angelaabate@yahoo@.yahoo.it18 dicembre 2011 alle ore 06:48

    Un pansiero bellissimo. Dovremmo farne tesoro...
    Solidarietà a Theo

    RispondiElimina
  94. angelocaruso@gmail.com18 dicembre 2011 alle ore 14:09

    Non sono tanto brava con i pensieri filosofici. Voglio solo solo esprimere il mio dolore nel sapere che ad un innocente è stato rubato il bene più prezioso: la libertà.
    Solidarietà a Theo e a chi sostiene la causa.

    Angela Abate.

    RispondiElimina
  95. martino.f.eugenio@gmail.com18 dicembre 2011 alle ore 14:16

    ...ero straniero e mi avete accolto; ero ammalato e mi avete curato; ero disperato e mi avete consolato; ero prigioniero e mi avete visitato... (Gesù di Nazareth)


    Martino Francesco Eugenio

    RispondiElimina
  96. carolinaorefice@tiscali.it18 dicembre 2011 alle ore 14:21

    Sono commossa sia per la storia di Theo che per molti dei commenti, specialmente gli ultimi.

    Carolina Orefice

    RispondiElimina
  97. aldoforciniti@alice.it18 dicembre 2011 alle ore 14:27

    Questa pagina è un invito alla riflessione.
    Solidarietà.

    RispondiElimina
  98. agnesecampolongo@gmail.com18 dicembre 2011 alle ore 14:32

    Spero che chi si è approfittato di questo ragazzo la paghi.
    Gli ultimi commenti fanno venire la pelle d'oca.
    Solidarietà a Theo.

    RispondiElimina
  99. concettinaiapichino@virgilio.it18 dicembre 2011 alle ore 14:42

    Davvero una pia iniziativa, vi fa onore, prendere le difese di un innocente. andate fino in fondo e che giustizia sia fatta.
    ho letto tutti i commenti, complimenti agli autori, alcuni sono frammenti di poesia, altri di letteratura. Io posso solo aggiungere la mia solidarietà a Theo e Martus Editore.

    RispondiElimina
  100. lucaimprogno@libero.it19 dicembre 2011 alle ore 11:47

    Gli uomini non hanno più tempo
    per conoscere nulla.
    Comprano dai mercati le cose già fatte.
    Ma siccome non esistono mercati di amici,
    gli uomini non hanno più amici.

    RispondiElimina
  101. maria.cristinacarbone@gmail.com19 dicembre 2011 alle ore 11:48

    Solidarietà a questo ragazzo sfortunato.

    RispondiElimina
  102. giovannimartucci74@gmail.com19 dicembre 2011 alle ore 12:05

    Solidarietà

    RispondiElimina
  103. annamariaserrone@libero.it20 dicembre 2011 alle ore 01:04

    Viviamo nell'poca delle apparenze, delle illusione, dove tutto è basato sulla menzogna. Mi ha sconcertato un passaggio che ho letto nella dedica a Theo "fai così...o se un uomo finito...". Poi ci scandalizziamo che questi ragazzi arrivano a fare uso di sostanze per mantenere certi ritmi? E' un caso recentissimo la denucia di quella ragazzina poco più che quindicenne, ballerina di danza classica, indotta dai suoi menagers (aguzzini è il termine giusto) all'anoressia.
    Sono vicino a Theo ed alla sua famiglia.

    RispondiElimina
  104. rosannadaspina@alice.it21 dicembre 2011 alle ore 15:26

    Theo libero subito!
    Solidarietà

    RispondiElimina
  105. robertospanò@tiscali.it22 dicembre 2011 alle ore 14:35

    Piena solidarietà

    RispondiElimina
  106. caterinaspinelli@gmail.com23 dicembre 2011 alle ore 01:36

    Solidarietà a Theo!

    RispondiElimina
  107. nina.andreoli@yahoo.com23 dicembre 2011 alle ore 04:19

    Fate un bellissimo ragalo di Natale a Theo. Restituitegli la libertà!

    RispondiElimina
  108. Il mio pensiero in questo giorno santo va a Theo. Tanti auguri, non mollare!

    RispondiElimina
  109. vincenzoiannuzzi@alice.it26 dicembre 2011 alle ore 01:24

    Solidarietà

    RispondiElimina
  110. erminia.sicilia@yahoo.it26 dicembre 2011 alle ore 07:23

    E' assolutamente crudele e vergognoso che un ragazzo innocente venga rinchiuso in carcere mentre ladri e assassini sono in libertà.

    RispondiElimina
  111. nicolettafrega@gmail.com26 dicembre 2011 alle ore 11:31

    LIBERATE THEO! RINCHIUDETE I POLITICI CORROTTI!

    RispondiElimina
  112. francescacoscarella@virgilio.it26 dicembre 2011 alle ore 11:55

    Giustizia sia fatta! Theo libero!

    RispondiElimina
  113. carmelinaparise@gmail.com26 dicembre 2011 alle ore 12:01

    Liberate questo povero ragazzo

    RispondiElimina
  114. fernando.di.ambrosio@libero.it27 dicembre 2011 alle ore 01:21

    Solidarietà a Theo Theodoridis

    RispondiElimina
  115. danielevaccaro@libero.it28 dicembre 2011 alle ore 07:07

    Spero con tutti il cuore che riuscirete ad aiutarlo. Piena solidarietà.

    RispondiElimina
  116. vincenzocungi@gmail.com29 dicembre 2011 alle ore 03:58

    Solidarietà a questo ragazzo sfortunato.

    RispondiElimina
  117. amedeogarofalo@virgilio.it29 dicembre 2011 alle ore 04:01

    Non mollate! Lottate, lottate, lottate! Finchè questo ragazzo possa riprendersi la sua vita.

    RispondiElimina
  118. mariagiovanna.gervaso@yahoo.it29 dicembre 2011 alle ore 04:08

    Sono con voi. Theo libero!

    RispondiElimina
  119. nicolettabellinelli@alice.it29 dicembre 2011 alle ore 04:10

    E' incredibile che la giustizia sia cieca fino a questo punto. Theo libero!

    RispondiElimina
  120. delnegromassimo@gmail.com29 dicembre 2011 alle ore 07:31

    Solidarietà a Theo

    RispondiElimina
  121. giacominaternavasio@gmail.com30 dicembre 2011 alle ore 09:12

    Solidarietà a Theo.

    RispondiElimina
  122. michelebruno@hotmail.com30 dicembre 2011 alle ore 15:04

    “Il vostro amico è il vostro bisogno saziato. E’ il campo che seminate con amore e mietete con riconoscenza. [...] E quando tace, il vostro cuore non smetta di ascoltare il suo cuore; nell’amicizia ogni pensiero, ogni desiderio, ogni attesa nasce in silenzio e viene condiviso con inesprimibile gioia. Quando vi separate dall’amico, non rattristatevi; la sua assenza può chiarirvi ciò che in lui più amate, come allo scalatore la montagna è più chiara dalla pianura” (Kahlil Gibran)

    RispondiElimina
  123. Solidarietà.

    RispondiElimina
  124. giuseppinaaloia@gmail.com31 dicembre 2011 alle ore 04:13

    Tanti auguri, che il 2012 possa restituire a Theo la sua vita.

    RispondiElimina
  125. aldolentini@libero.it31 dicembre 2011 alle ore 12:46

    Solidarietà in un giorno che dovrebbe essere di gioia per tutti. Coraggio Theo.

    RispondiElimina
  126. giovannavomero@gmail.com1 gennaio 2012 alle ore 15:34

    Liberate Theo!

    RispondiElimina
  127. nocitomariacarmela@yahoo.it2 gennaio 2012 alle ore 00:59

    Solidarietà.

    RispondiElimina
  128. servizisociali.comunefirenze@hotmail.com2 gennaio 2012 alle ore 03:57

    Uno dei princìpi fondamentali del Diritto è la "Presunzione d'innocenza", che deve essere dimostrata o smentita in corso di dibattimento processuale. Ciò avviene, però, quando il processo si svolge regolarmente senza nessuna forma di ingerenza o di condizionamento circostanziale. Non sembra il caso del Sig. Theodoros Theodoridis, condannato, da quanto si evince, dalla sua stessa popolarità e non nel corso di un processo equo.

    RispondiElimina
  129. sebastianquinteros@yahoo.com2 gennaio 2012 alle ore 04:16

    Solidaridad!

    RispondiElimina
  130. parisegiovanna@libero.it3 gennaio 2012 alle ore 04:15

    In che mondo viviamo? Un ragazzo innocente in carcere e i veri delinquenti in libetà.
    Appoggio alla causa.

    RispondiElimina
  131. mariaantonietta.mastrandrea@tiscali.it3 gennaio 2012 alle ore 04:23

    Un ragazzo così non può essere un poco di buono. Theo libero subito!

    RispondiElimina
  132. alessandrafurlan@yahoo.it3 gennaio 2012 alle ore 14:13

    Ti hanno tradito...ti ha tradito la giustizia, ti hanno tradito i tuoi amici, ti ha tradito la tua gente. In realtà nessuno di questi ti ha tradito perchè non sono mai stati veramente dalla tua parte. Ecco i tuoi veri amici: persone che nemmeno conosci eppure lottano per te. Siine fiero da loro trai la forza per continuare. Forza Theo, ce la farai!

    RispondiElimina
  133. rosalbamartucci@libero.it4 gennaio 2012 alle ore 04:19

    Sono Con Theo.

    RispondiElimina
  134. carlo.mariaaltieri@gmail.com4 gennaio 2012 alle ore 07:32

    C'è un commento in greco sono curioso di sapere cosa c'è scritto! Forse si compiacciono di quello che hanno fatto.

    RispondiElimina
  135. alessia.lomanaco@yahoo.it4 gennaio 2012 alle ore 07:51

    Restituitegli la sua vita: ridategli la libertà.

    RispondiElimina
  136. francesca.cornelia.alberini@libero.it4 gennaio 2012 alle ore 07:54

    Ho letto la storia di questo ragazzo e mi sono commossa, sono rimasta senza fiato. Provare ad immaginare come si possa sentire è impossibile. Spero solo che la sua odissea si concluda subito e bene. Non mollate!

    RispondiElimina
  137. martuseditore@gmail.com4 gennaio 2012 alle ore 15:56

    ATTENZIONE! LA REDAZIONE MARTUS EDITORE SI E' VISTA COSTRETTA A CENSURARE TRE COMMENTI PERCHE' IL CONTENUTO E' STATO RITENUTO SOVVERSIVO E LEGALMENTE PERSEGUIBILE. COMPRENDIAMO PERFETTAMENTE CHE ERA UNO SFOGO A SOSTEGNO DELLA NOSTRA CAUSA.
    LA REDAZIONE SI SCUSA CON GLI AUTORI.

    RispondiElimina
  138. marcoborioni@libero.it4 gennaio 2012 alle ore 16:06

    Non amo la censura. E' solo responsabilità degli autori.
    Comunque esprimo piena solidarietà alla causa e a Theo.

    RispondiElimina
  139. mariapina.campologo@gmail.com5 gennaio 2012 alle ore 08:51

    Solidarietà a Theo

    RispondiElimina
  140. vincenzo.chinnici@hotmail.com5 gennaio 2012 alle ore 14:39

    ...ci fu un tempo in cui i giudici amministravano la giustizia in nome del popolo. Ci fu un tempo in cui i processi si svolgevano nelle aule dei trubunali. Ci fu un tempo in cui i giudici diedero la loro VITA in nome della giustizia e della libertà dei cittadini onesti.
    Ora i processi si sono trasformati in eventi televisivi, alcuni giudici sembrano comparse da reality e conducono processi spettacolo solo allo scopo di fare odiens. Spesso le conseguenze sono drammatiche, come in questo caso...

    Vincenzo Chinnici

    RispondiElimina
  141. Vi sono diritti inviolabili della persona che non possono essere assolutamente calpestati,come sta avvenendo in questo caso. Essi vanno difesi. Per cui mi associo e sono solidale nel difendere la causa di Theo.

    RispondiElimina
  142. nicolettascarpelli67@gmail.com6 gennaio 2012 alle ore 04:05

    I valori su cui è fondato l’Istituto per l’Evoluzione Armonica dell’Uomo ruotano attorno al più significativo fra tutti: la Libertà. La libertà è il bene più prezioso per l’essere umano e la più grande conquista di ogni popolo. Esistono due tipi di libertà: quella esteriore – sociale e collettiva – e quella interiore e individuale. La libertà esteriore è nelle mani di coloro che si sono assunti la grande responsabilità di promulgare le leggi, di valutarne la praticabilità, di proteggerle e applicarle con saggezza ed equità. La libertà interiore consiste invece nella capacità, per ogni uomo, di emancipare il proprio pensiero, di ascoltare la propria coscienza e di comprendere quali strade percorrere nella vita.

    Sono con voi, Nicoletta Scarpelli.

    RispondiElimina
  143. stefano.carandini@tiscali.it6 gennaio 2012 alle ore 14:31

    Possibile che siamo arrivati al punto che la persona umana non vale più niente?
    Solidarietà piena a Theo ed a chi si batte per lui.

    RispondiElimina
  144. gervasolaurenzi@gmail.com8 gennaio 2012 alle ore 04:30

    Solidarietà.

    RispondiElimina
  145. antoniotripicchio@tiscali.it9 gennaio 2012 alle ore 04:30

    Theo libero subito!

    RispondiElimina
  146. m.stellaalbino@yahoo.it9 gennaio 2012 alle ore 07:16

    Troppo alto il prezzo che hai dovuto pagare, caro Theo per il successo. Ti hanno usato, ti hanno sfruttato e gettato via. Ti hanno abbandonato tutti. Per fortuna c'è ancora chi pensa a te, non come uomo di successo, semplicemente come uomo. Coraggio, vai avanti, so che non è facile, ma lo devi alla tua famiglia, lo devi ad Angelo Martucci, promotore di questa iniziativa a tuo sostegno. Lo devi a tutti quelli che hanno sostenuto la tua causa.

    RispondiElimina
  147. angelapanebianco@alice.it9 gennaio 2012 alle ore 07:38

    Coraggio Theo siamo con te.

    RispondiElimina
  148. antoniopetersoli@yahoo.it9 gennaio 2012 alle ore 07:48

    Per non lottare ci saranno sempre moltissimi pretesti in ogni circostanza, ma mai in ogni circostanza e in ogni epoca si potrà avere la libertà senza la lotta!

    Ernesto Che Guevara

    RispondiElimina
  149. annalisapetrassi@libero.it9 gennaio 2012 alle ore 08:03

    Quante volte si piange... o per telefono, o davanti al computer
    o davanti allo specchio... o quando si sta sul letto mentre tutti non sentono mentre intorno a noi non c'è nessuno, mentre siamo circondati dal nulla... quante volte abbiamo pianto e quante volte ogni lacrima che è scesa nei nostri occhi è stata provocata dalla rabbia, da una delusione, dalla tristezza o per sfogo o per felicità... ogni lacrima che scende contiene il 99 % di sentimenti e la restante parte, quell'1 % è solamente una piccola e minuscola goccia...

    RispondiElimina
  150. rosarioarena@gmail.com11 gennaio 2012 alle ore 11:59

    Solidarietà a Theo.

    RispondiElimina
  151. Miguel.luisbosè@hotmail.com12 gennaio 2012 alle ore 11:41

    Por desgracia, la justicia griega es como la italiana ... ¿quién pagará los costos son los inocentes, como en este caso.

    Solidaridad con Theo.

    RispondiElimina
  152. caterinamorabito407@gmail.com12 gennaio 2012 alle ore 11:43

    Condivido l'ultimo commento

    RispondiElimina
  153. aragonafrancesco@libero.it12 gennaio 2012 alle ore 11:50

    Pieno sostegno ad Angelo Martucci per la sua iniziativa, ma forse è più corretto dire, battaglia, contro un sistema giuridico iniquo come quello greco, che ha condannato ingiustamente Theo.
    Forza Angiolè, vai avanti, combatti e non ti arrendere. Giustizia sarà fatta.
    Sono con voi.

    RispondiElimina
  154. comune.taranto@hotmail.com15 gennaio 2012 alle ore 01:58

    Seguiamo con attenzione l'evolversi di questa vicenda che ha davvero dell'incredibile, come è stato scitto nell'articolo sopra.
    Solidarietà della città di Taranto a Theodoros Theodoridis.

    RispondiElimina
  155. salvatorecascio@gmail.com15 gennaio 2012 alle ore 14:24

    Solidarietà a Theo.

    RispondiElimina
  156. rositapepe@libero.it17 gennaio 2012 alle ore 14:27

    Theo libero subito!

    RispondiElimina
  157. francescosorace@gmail.com18 gennaio 2012 alle ore 07:20

    Solidarietà

    RispondiElimina
  158. carla.sollazzo@gmail.com18 gennaio 2012 alle ore 07:22

    Che espressione triste. Povero ragazzo!!!
    Tutta la mia solidarietà.

    RispondiElimina
  159. giuseppe.divasto@gmail.com18 gennaio 2012 alle ore 11:55

    COS'E' LA GIUSTIZIA?
    QUELLA CHE HA MANDATO A CASA UN PLURI-OMICIDA COME IL CAPITANO DELLA CONCORDIA, FRANCESCO SCHETTINO? QUELLA CHE HA CONDANNATO A 18 ANNI DI CARCERE IL POVERO THEO THEODORIDIS?
    Come possiamo avere fiducia nelle istituzioni se un assassino viene liberato dopo un solo giorno di carcere, dopo che ha causato la morte di una quarantina di persone, ha procurato perdite economiche per decine di milioni di Euro, e forse sarà responsabile di disastro ambientale? Un essere squallido, superficiale che ha considerato la vita dei suoi stessi passeggeri meno che niente. Un vigliacco bugiardo. Che rabbia che ho provato leggendo questa pagina dedicata a questo sfortunato ragazzo! Sapere che è rinchiuso in una cella per qualcosa che non ha commesso! Mentre persone meschine come Schettino sono a piede libero... QUETA E' GIUSTIZIA? A QUESTO PUNTO PREFERISCO L'ANARCHIA...

    MI RIVOLGO AL SIG. ANGELO MARTUCCI: NON MOLLARE, CONTINUA A LOTTARE FINCHE' GIUSTIZIA SIA FATTA PER DAVVERO. SONO CON TE. A THEO DICO: NON PERDERE LA SPERANZA, NON MOLLARE, SIAMO TUTTI CON TE.

    RispondiElimina
  160. martuseditore@gmail.com18 gennaio 2012 alle ore 14:47

    LA REDAZIONE MARTUS EDITORE E' SPIACENTE COMUNICARE CHE SONO STATI RIMOSSI ALCUNI COMMENTI PER IL LORO CONTENUTO RITENUTO VIOLENTO E OFFENSIVO, ANCHE SE A SOTEGNO DELLA NOSTRA CAUSA. CI SENTIAMO IN DOVERE DI INVITARE I LETTORI ALLA MODERAZIONE NEL RISPETTO DELLE REGOLE MORALI E DELLA PERSONA.
    CI SCUSIAMO, ALTRESI' CON GLI AUTORI DEI COMMENTI DA NOI RIMOSSI PER OVVI MOTIVI DI DECORO.
    RINGRAZIAMO, INFINE, TUTTI COLORO CHE HANNO VISITATO QUESTO BLOG (2700 VISUALIZZAZIONI) E COLORO CHE HANNO MANIFESTATO SOSTEGNO ALLA CAUSA. SI RICORDA INFINE CHE PARTE DEI COMMENTI SONO GIA' STATI SPEDITI AD AMNESTY INTERNATIONAL E GLI ALTRI SARANNO SPEDITI CON CADENZA MENSILE FINO ALA DATA DELLA REVISIONE DEL PROCESSO, NEL CORSO DEL QUALE THEO POTRA' DIMOSTRARE LA SUA INNOCENZA.

    LA REDAZIONE

    RispondiElimina
  161. cungiroberto@alice.it19 gennaio 2012 alle ore 00:30

    E' vero come si piò avere fiducia nella giustizia di fronte a casi come questi? Un assassino a piede libero e un innocente in carcere!
    Solidarietà a Theo.

    RispondiElimina
  162. milenabianco@gmail.com20 gennaio 2012 alle ore 01:20

    Ciao Angelo, spero tu riesca a dare una mano a questo povero ragazzo. E' proprio vero, gli assassini sono in libertà e gli innocenti come Theo sono in carcere.
    Hai tutta la mia solidariatà.

    RispondiElimina
  163. rosacaruso@gmail.com20 gennaio 2012 alle ore 08:56

    Theo libero subito!
    Piena solidarietà.

    RispondiElimina
  164. caterinazurlo@hotmail.com20 gennaio 2012 alle ore 09:02

    D'accordo con Giuseppedivasto.
    Sono con voi!

    RispondiElimina
  165. kostaskouvaris@hotmail.com22 gennaio 2012 alle ore 01:10

    Αλληλεγγύη.

    RispondiElimina
  166. annamaria.pesce@gmail.com23 gennaio 2012 alle ore 06:59

    Almeno per una volta giustizia sia fatta!

    RispondiElimina
  167. francescovalle@gmail.com23 gennaio 2012 alle ore 07:01

    Theo libero subito

    RispondiElimina
  168. antonio.caponnetto@alice.it23 gennaio 2012 alle ore 14:39

    Ci hanno tolto tutto: il lavoro, la salute, la la felicità. A te hanno tolto il bene più prezioso, LA LIBERTA'.
    Sono con te. Solidarietà a Theo.

    RispondiElimina
  169. mariadonatagreco@gmail.com23 gennaio 2012 alle ore 14:43

    Se veramente esiste la giustizia che sia applicata a questo meravilgioso ragazzo. Theo libero immediatamente.

    RispondiElimina
  170. concettinacannataro@gmail.com25 gennaio 2012 alle ore 15:29

    Di questi tempi è difficile incontrare uno come Martucci disposto a battersi a favore di un'altra persona, magari, rischiando pure. Mi auguro che Martucci riesce a vincere la sua battaglia per la stessa vita di Theo. Non mollare, sono con te.

    RispondiElimina
  171. angelocarbone@gmail.com28 gennaio 2012 alle ore 07:47

    Solidarietà a Theo

    RispondiElimina
  172. antoniovomero@alice.it29 gennaio 2012 alle ore 14:04

    Un grande in bocca al lupo per quello che stai facendo per Theo. Spero tu riesca ad aituarlo a riconquistare la sua libertà. Un grande in bocca al lupo a Theo. Felice di esserti stato d'aiuto.

    RispondiElimina
  173. pieraiazzolino@gmail.com29 gennaio 2012 alle ore 14:06

    Sono con voi.

    RispondiElimina
  174. alessandrapetrassi@gmail.com29 gennaio 2012 alle ore 14:11

    E' proprio un dio greco. Una divinità non può essere rinchiusa dietro le sbarre! Liberatelo subito!!!!!!!!!!

    RispondiElimina
  175. giuliosepe@gmail.com30 gennaio 2012 alle ore 02:11

    Sono anch'io con voi. Piena solidarietà.

    RispondiElimina
  176. Apprendo con dispiacere questa notizia. Ho conosciuto Theodoro qualche tempo fa e devo dire che mi ha fatto un'ottima impressione. Un ragazzo semplice nonostante in quel periodo fosse all'apice della sua carriera. Non riesco a capire come sia potuto capirare una cosa simile. Non credo sia colpevole dei reati che gli hanno attribuito. Spero riesca a dimostrare la sua innocenza e riprendersi la sua vita.

    RispondiElimina
  177. martuseditore@gmail.com30 gennaio 2012 alle ore 07:32

    AVVISO IMPORTANTE!

    LA REDAZIONE DECLINA OGNI RESPONSABILITA' SULL'ATTENDIBILITA' DEGLI INDIRIZZI E-MAIL. FERMO RESTANDO CHE IL CODICE DA INSERIRE PRIMA DI POSTARE IL COMMENTO SERVIRA' PER LE NECESSARIE VERIFICHE.

    MARTUS EDITORE RINGRAZIA TUTTI COLORO CHE HANNO DATO LA PROPRIA ADESIONE ALL'INIZIATIVA "THEO LIBERO".

    RispondiElimina
  178. Illustrissima Redazione penso che l'avviso sia rivolto al mio commento. Se lei dovesse ritenerlo necessario Le posso inviare anche il mio Codice Fiscale così, chi per Lei potrà accertare meglio.

    RispondiElimina
  179. antonellacontino@gmail.com31 gennaio 2012 alle ore 15:00

    Solidarietà a Theo

    RispondiElimina
  180. giovanni.guaglianone85@yahoo.it2 febbraio 2012 alle ore 01:16

    L'amicizia non biasima nel momento della difficolta',
    non dice con fredda ragionevolezza: se tu avessi fatto cosi' o cosi'.
    Apre semplicemente le braccia e dice: non voglio sapere,
    non giudico, qui c'e' un cuore dove puoi riposare.

    RispondiElimina
  181. riaantoniou87@gmail.com2 febbraio 2012 alle ore 07:18

    Mi dispiace per quello che è capitato a Theo. E' mio compatriota e mi dispiace ancora di più. Posso solo dire che non è colpa sua di quello che gli è successo. Non a fatto mai del male a nessuno. Purtroppo lo a fatto a se stesso a avvelenato il suo corpo con la droga ma non è uno spacciatore, non è un assassino. Non merita tutto quello che gli stanno facendo. Il mondo della moda è molto brutto, può darti grandi soddisfazioni ma può anche distruggerti la vita. Per gli uomini è ancora più brutto. Forza Theo! Combatti, non arrenderti. Ti devi riprendere la tua vita.

    Ria.

    RispondiElimina
  182. carmelinafarraro@alice.it4 febbraio 2012 alle ore 08:05

    E' persino inimmaginabile che accadano di queste cose. Liberatelo subito!

    RispondiElimina
  183. costanzo.maurizio@hotmail.it4 febbraio 2012 alle ore 14:58

    Porta la mia solidarietà e soprattutto il mio affetto a Theo, nella speranza che possa riprendersi in bene più prezioso che gli hanno tolto: la libertà.

    RispondiElimina
  184. antonioschirone88@yahoo.it4 febbraio 2012 alle ore 15:08

    Theo libero subito! In galera i politici corrotti.

    RispondiElimina
  185. giovannimangano@virgilio.it4 febbraio 2012 alle ore 15:24

    Sono profondamente colpito da questa triste vicenda che vede coinvolto questo povero ragazzo. Però mi chiedo: se non si trattasse di un ragazzo bello e palestrato come Theo, la causa del Sig. Martucci avrebbe destato lo stesso tanto interesse e commozione?
    Piena solidarietà.

    RispondiElimina
  186. annamaria.vomero@alice.it5 febbraio 2012 alle ore 08:21

    Perchè accadono queste cose? Perchè persone innocenti come lo è Theo sono in carcere e i delinquienti veri sono in libertà? Solidarietà a Theo.

    RispondiElimina
  187. attilianormomita@hotmail.it5 febbraio 2012 alle ore 15:20

    Sono rimasto molto colpito da questa storia. Solidarietà a Theo

    RispondiElimina
  188. jenipher.barkley@hotmail.com5 febbraio 2012 alle ore 15:27

    I just realized that this wonderful boy needs to be helped. I'm with you.

    RispondiElimina
  189. gianvincenzopetrassi@gmail.com5 febbraio 2012 alle ore 15:38

    Solidarietà.

    RispondiElimina
  190. pietromorelli81@virgilio.it5 febbraio 2012 alle ore 15:45

    chi ha fatto questo non è un giudice è un boia!
    Sono dalla vostra parte.

    RispondiElimina
  191. assessoratopariopportunità.comune.bologna@hotmail.com6 febbraio 2012 alle ore 07:28

    Un passaggio della Dichiarazione dei Diritti dell'Uomo approvata durante la Rivoluzione Francese recita:“Tutti gli esseri umani, indipendentemente dalla nascita, dalla religione o dalla condizione sociale, sono dotati di alcuni diritti fondamentali e inalienabili”.
    Successivamente è stata ribadita nei documenti programmatici di molti organismi nazionali e internazionali (per esempio lo statuto dell’ONU). Tuttavia non è difficile rendersi conto del fatto che ancora oggi i diritti umani, al di là della loro solenne e ripetuta proclamazione, vengono spesso violati. E questo non accade soltanto in luoghi remoti nel mondo, ma anche molto vicino a noi. Caso eclatante è questo Di Theodoro Theodoridis, cui è stata negata persino la possibilità di difendersi in corso di dibattimento e dimostrare la prorpia innocenza.
    Il Comune di Bologna sostiene, pertento la causa promossa da Martus Editore.

    RispondiElimina
  192. mariagrazia.giordano87@yahoo.it7 febbraio 2012 alle ore 00:42

    Restituitegli la libertà. Liberate Theo!

    RispondiElimina
  193. Theo libero subito!

    RispondiElimina
  194. monica.sensini@libero.it10 febbraio 2012 alle ore 15:26

    Perchè succedono di queste cose? Come si può distruggere in questo modo la vita di un uomo?

    RispondiElimina
  195. mariafrancescacurcio@gmail.com11 febbraio 2012 alle ore 04:40

    Non riesco ad immaginare quello che sta provando questo povero ragazzo. Liberatelo!

    RispondiElimina
  196. Idv.sezionemontenerodibisaccia@hotmail.com12 febbraio 2012 alle ore 07:41

    Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.
    Questo è quanto stabilisce l'Art. 3 della Costituzione italiana. Principio comunque valido in ogno Paese libero e democratico.
    E' evidente che non è così. Il caso di Theo Theodoridis purtroppo lo evidenzia con una stridente nota.
    La locale sezione dell'Idv di Montereno di Bisaccia esprime piena solidarietà alla causa promossa dall'editore Angelo Martucci, finchè Theo possa avere la possibilità di un riesame del processo e dimostrare la sua innocenza.

    RispondiElimina
  197. marilena.iantorno@gmail.com13 febbraio 2012 alle ore 00:41

    Theo libero subito!

    RispondiElimina
  198. micheleesposito@libero.it13 febbraio 2012 alle ore 04:27

    Seconso me si sono accaniti troppo contro di lui perchè era famoso. I giudici greci dovevano fare notizia. Ma non è giusto rovinare la vita ad un uomo solo per gloria personale.

    RispondiElimina
  199. angelatodaro@alice.it14 febbraio 2012 alle ore 07:48

    Ora mi spiego perchè la Grecia si trova sullorlo della catastrofe: le loro istituzioni non funzionano ad iniziare dalla giustizia. Solidarietà a Theo.

    RispondiElimina