FREE THEO!

FREE THEO!
Theo Theodoridis is a model greek unjustly accused and convicted for crimes he did not commit. Right now he is a prisoner in the prison of Thessalonica in a small cell with 9 detained in inhumane conditions. Theo needs to be cured. Likely to die if not treated immediately.

martedì 9 luglio 2013

CONTINUA IL CALVARIO DI THEO THEODORIDIS RINVIATA LA DATA DEL PROCESSO AL MESE DI APRILE 2014 -- CONTINUE THE CALVARY OF THEO THEODORIDIS POSTPONED THE DATE OF THE PROCESS OF THE MONTH APRIL 2014


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Fondamento di uno Stato di diritto è la salvaguardia della supremazia del diritto e delle connesse libertà dell'uomo. Il concetto dello Stato di diritto presuppone che l'agire dello Stato sia sempre vincolato e conforme alle leggi vigenti: dunque lo Stato sottopone se stesso al rispetto delle norme di diritto. Questo è il principio indispensabile sul quale si deve basare una nazione costituita di uomini liberi e idee. Da questa consapevolezza deriva la fiducia del cittadino nelle istituzioni  e quindi nella giustizia e del concetto astratto “la legge è uguale per tutti” che campeggia nelle aule dei tribunali a caratteri cubitali. Ma nella realtà dei fatti è veramente così? Un caso di ordinaria ingiustizia è quella di Theo Theodoridis, arrestato il 16 Febbraio 2009 nell’aeroporto di Sofia perché trovato in possesso di alcune dosi di cocaina e accusato di spaccio internazionale di sostanza stupefacenti. Da questo momento incomincia il suo calvario. Viene condannato in Primo Grado a 18 anni di reclusione e rinchiuso nel carcere di massima sicurezza Diavata di Thessaloniki, alla stessa stregua dei peggiori delinquenti. C’è stato un periodo in cui divideva una minuscola cella con altri 8 detenuti; un inferno i suoi primi mesi di carcere anche a causa della sua dipendenza alla cocaina, già…dipendenza e non spaccio internazionale come invece gli è stato contestato nei capi d’imputazione. Gli è stato negato persino il diritto alle necessarie cure per la disintossicazione, che gli furono concesse molto successivamente grazie all’azione del suo legale di fiducia. “Io sono colpevole” dichiara Theo durante il primo e unico grado del processo, “ma sono colpevole di fronte alla mia famiglia e prego in ogni momento della mia triste esistenza, che un giorno possano essi perdonarmi, perdonare la mia debole condizione umana...ma non sono uno spacciatore, un assassino, un poco di buono, come molti mi dipingono” ha continuato “lo giuro davanti agli uomini e davanti a Dio, supremo Giudice”. Come ci può essere menzogna in queste parole? Coloro che conoscono Theo di persona lo descrivono come un uomo mite, benevolo con un grande cuore, sempre pronto ad aiutare gli altri. Molti lo conoscono come un benefattore a enti di beneficenza di sostegno ai meno fortunati ed ai bambini bisognosi. Ma il dramma di Theo era appena iniziato: il suo legale chiese il Secondo Grado di giudizio che gli venne concesso per il mese di giugno del 2012, dove finalmente avrebbe potuto provare l’estraneità ai fatti gravi che gli furono contestati al momento del suo arresto. La prima terribile delusione, il processo venne posticipato al 26 giugno del 2013. Questa notizia fu per Theo come una pugnalata al cuore, trascorrere un altro anno in galera da innocente, “io non mi arrendo” ha dichiarato in una delle sue lettere, “la mia forza deriva proprio della consapevolezza della mia innocenza”. Intanto, fortunatamente, grazie ai vari interventi nei confronti delle autorità carcerarie, Theo incomincia ad essere trattato non più come un criminale, ma come un uomo che deve ritrovare la pace con se stesso. Gli viene consentito di studiare la sua materia preferita, cioè la Storia “potrei scrivere un’enciclopedia sulla storia del mio popolo” ha detto ironicamente e con modo simpatico. Ora è completamente disintossicato, un uomo nuovo; confida nella ritrovata fede del suo santo protettore, San Eleftherio, mentre aspetta la fatidica data del 26 giugno. Ma ecco la seconda terribile verità: la data del processo viene posticipata ancora una volta al mese di Aprile del 2014. Theo viene portato via dagli agenti di custodia in manette, sotto gli occhi dei suoi familiari e dei suoi amici…

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Foundation of the rule of law is to safeguard the rule of law and related human freedom. The concept of rule of law requires that the act of the State is always bound by and comply with applicable law: hence the State submits himself to respect the rules of law. This is the essential principle on which to base a nation made up of free men and ideas. From this knowledge comes the confidence of citizens in the institutions and then in justice and the abstract concept "the law is equal for all" that stands in courtrooms in large letters. But in reality is it really so? A case of ordinary injustice is that of Theo Theodoridis, arrested February 16, 2009 at the airport in Sofia because he was found in possession of a few doses of cocaine and charged with peddling international drug substance. From this moment begins his ordeal. He was sentenced in First Grade to 18 years in prison and locked up in a maximum security prison Diavata of Thessaloniki, in the same way as the worst offenders. There was a period in which shared a tiny cell with 8 other prisoners; hell his first months in prison in part because of his addiction to cocaine addiction already ... and not dealing internationally as it has been challenged in the counts of 'imputation. He was denied even the right to the necessary care for detoxification, which he was given much later thanks to its legal advisor. "I am guilty," said Theo during the first and only capable of the process, "but they are guilty in front of my family and me in every moment of my sad existence, that one day they can forgive me, forgive my weak human condition .. . but I'm not a drug dealer, a murderess, a crook, like many I paint, "he continued," I swear before men and before God, the supreme Judge. " How can there be lies in these words? Those who know Theo in person describe him as a gentle man, kind, with a big heart, always ready to help others. Many know him as a benefactor to charities supporting the less fortunate and needy children. But the drama of Theo had just begun his lawyer asked the Second Degree of judgment that was granted for the month of June 2012, where he could finally prove the innocence against the serious facts that were disputed at the time of his arrest . The first terrible disappointment, the trial was postponed to 26 June 2013. This news was for Theo like a stab to the heart, spend another year in jail an innocent man, "I'm not giving up," he said in one of his letters, "My strength comes the awareness of my own innocence." Meanwhile, fortunately, thanks to the various actions against the prison authorities, Theo begins to be treated not as a criminal, but as a man who must find peace with himself. He is allowed to study his favorite subject, namely the History "I could write an encyclopedia on the history of my people," he said ironically and funny way. Now it is completely detoxified, a new man, confident in his newfound faith of the patron saint, St. Eleftherios, while waiting for the fateful date of 26 June. But here's the second terrible truth: the date of the trial is postponed again to April of 2014. Theo is taken away in handcuffs by prison officers, under the eyes of his family and his friends ...

Angelo Martucci



venerdì 18 gennaio 2013

SENZA POSSIBILITA' DI DIFESA Theo Theodoridis resta in carcere. Rinviata a giugno 2013 l’udienza d’appello a causa di un errore procedurale

Theo Theodoridis
Theo rimane in carcere, nonostante nel secondo grado di giudizio sia caduta l'accusa di spaccio internazionale di sostanze stupefacenti. Il suo legale ha prodotto una richiesta di appello, ma il sistema giudiziario ellenico, ancora legato all'epoca della "dittatura dei colonnelli" e in balìa delle onde a causa della gravissima crisi socio-politica, si accanisce contro un cittadino inerme e cosa ancora più grave, innocente, la cui unica colpa è quella di essere un personaggio pubblico. La storia continua ad avere dell'incredibile: era stata fissata la data del primo giugno 2012 per il terzo grado di giudizio, ma a causa di un intoppo burocratico non venne assegnato l'avvocato della contro-parte, di conseguenza l’udienza è stata rinviata a giugno del 2013! I lettori si chiederanno come sia possibile che si possa verificare una situazione del genere in un Paese“civilizzato”come la Grecia, membro della Comunità Europea. Non esiste il pericolo di reiterazione del reato, in quanto non c'è nulla da reiterare, nè tantomeno pericolo di fuga: inoltre, le autorità carcerarie parlano di Theo come un detenuto modello, che addirittura ha ripreso gli studi interrotti tempo fa. In qualsiasi nazione "veramente civilizzata" Theo sarebbe stato scarcerato e in attesa dell'ultimo grado di giudizio, avrebbe continuato a scontare la pena (comunque, ingiusta) a casa sua. Nella sua ultima lettera scrive: "hanno rubato tre anni della mia vita senza aver commesso niente, spero solo mi venga data la possibilità di difendermi e soprattutto spero che chi sa...parli e dica come veramente sono andate le cose...Essere privati della libertà da innocente è una cosa che ti distrugge, ma io ho fiducia che la verità verrà a galla e giustizia sia finalmente fatta.

Angelo Martucci