FREE THEO!

FREE THEO!
Theo Theodoridis is a model greek unjustly accused and convicted for crimes he did not commit. Right now he is a prisoner in the prison of Thessalonica in a small cell with 9 detained in inhumane conditions. Theo needs to be cured. Likely to die if not treated immediately.

venerdì 6 aprile 2012

"MORIRSTI PER LUI?" Lettera di Don Domenico Mancuso


Theo Theodoridis

PER ANGELO MARTUCCI
di Don Domenico Mancuso

Quanto amore in queste pagine! Quanto amore nell’operato di questa persona, Angelo, che io non conosco. Non è amore fisico. È qualcosa di più. È quello che ci ha insegnato nostro Signore “…amatevi come io vi ho amati…”. “Amatevi senza egoismi. Sarebbe un amore impuro, destinato a morire di malattia. Amatevi volendo per gli altri più bene di quello che non augurate a voi. È molto difficile. Lo so. Ma vedete questo eucaristico Pane? Esso ha fatto i martiri. Erano creature come voi: paurose, deboli, viziose anche. Questo Pane ne ha fatto degli eroi.
Nel primo punto vi ho indicato il mio Sangue per vostra purificazione. Al terzo punto, per fare di voi dei santi, vi indico questa Mensa e questo Pane. Il Sangue da peccatori vi ha fatto giusti. Il Pane da giusti vi fa santi. Un bagno monda ma non nutre. Rinfresca, ristora, ma non si fa carne nella carne. Il cibo diviene sangue e carne, diviene voi stessi. Il mio Cibo diviene voi stessi”. È ciò che disse ai suoi discepoli la sera prima del suo arresto nel Getsemani. Gesù è morto per il nostro amore. “…moriresti per lui?” Questa era la domanda che i primi cristiani si ponevano l’un l’altro. La risposta era si “…morirei per Lui perché Lui ci ama…”.
Offrire la propria vita in cambio di quella di un amico, non esiste amore più grande. Non esiste gesto più nobile agli occhi del Signore. La propria vita la si può offrire in diversi modi, anche mettendosi al servizio di chi ha bisogno, lottare per la salvezza di un altro fratello, come in questo caso, testimoniare la parola di nostro Signore, fare del bene. Non c’è sacrificio più grande, non c’è amore più puro. Darsi completamente, con tutto il cuore senza mai chiedere nulla in cambio, perché il bene che facciamo ai nostri fratelli, lo facciamo al Signore. La ricompensa sarà immensa, saremo chiamati “figli di Dio”.
Nonostante i nudi piuttosto evidenti, in queste pagine ho scoperto l’amore Vero di un fratello che ha offerto la sua stessa vita per un altro fratello, di queste azioni il mondo ha bisogno. Un mondo troppo distratto e ammalato di un male terribile che logora l’anima: il materialismo. Un mondo in cui non c’è più spazio per l’amore. Un mondo frenetico e distratto.
Una vittima di questo male è il nostro fratello Theo. Mi piace pensare a lui come al “Figliol prodigo”, che ritorna al padre, dopo tanto girovagare…Come la pecorella  smarrita" Chi di voi, se ha cento pecore e ne perde una, non lascia le novantanove nel deserto per andare in cerca di quella perduta finché non la trova? E, trovatala, se la mette sulle spalle tutto contento e, giunto a casa, chiama gli amici e i vicini, e dice loro: Rallegratevi con me perché ho ritrovato la mia pecora, quella che era perduta". Chi siamo noi per negare il perdono? “…perdona e ti sarà perdonato…” siamo forse al di sopra di nostro Signore?
La domanda che pongo ad Angelo è quella dei primi martiri: “moriresti per lui?”, perché significa morire per nostro Signore Gesù. La tua risposta è si “morirei per lui…”.
Colui che vuole vedere il Volto del Signore, lo può vedere in colui che soffre. Nel volto sofferente di Theo hai trovato il Volto di nostro Signore Gesù che ci ama tanto.

                                                                   Don Domenico Mancuso